mercoledì 20 febbraio 2013

Fiaba: il pifferaio magico e le auto


In una città, tutte le strade erano piene di automobili. Le persone che abitavano nella città erano incavolate perché dovevano passare sotto le auto per spostarsi. I bambini erano arrabbiati, non potevano giocare al parco perché le auto avevano occupato tutto lo spazio. I vigili spendevano $ 25000 per i blocchetti delle multe, e poi per dirla tutta le automobili non pagavano le multe e i vigili si infuriavano perché le auto passavano col rosso e non facevano passare i pedoni. 


Un giorno al Comune si presentò un giovane e chiese alla guardia di portarlo dal sindaco: perché lui sapeva come liberare la città dalle macchine. La guardia gli rispose che non erano scherzi da fare e lo cacciò via. Allora il giovane prese il suo piffero e fece un suono così acuto che ruppe la porta d’entrata. 

Allora io in persona scesi di corsa dal mio ufficio, dietro di me c’erano tutte le forze dell'ordine. Feci entrare nel mio studio il pifferaio e lui mi disse:  “Io so come liberare la città dalle auto”. Io gli chiesi cosa volesse in cambio. Lui mi rispose che voleva che in Piazza Grande facessero dei giochi per i bambini. “Tutto qui?”, gli chiesi. Lui mi rispose che sì, voleva solo quello. 

Così scese dal comune prese il suo piffero e suonò. Le auto stavano incominciando a seguirlo. Però i proprietari delle auto corsero dietro alle proprie auto. Tirarono fuori dai bagagliai delle mazze, le tirarono dietro il pifferaio. Allora io ordinai di dire al pifferaio di tornare in comune per lavorare ad un piano. 

Il giorno dopo, tutte le forze dell’ordine occuparono tutte le entrate e le uscite delle strade così la gente non poteva andare contro il pifferaio, che incominciò a suonare. Le macchine lo seguirono fino al fiume, il pifferaio le fece andare in acqua.  A vedere questa scena, tutti pensammo che le macchine fossero andate, ma invece uscirono dall’acqua e si rimisero ai posti di prima. 

Allora il pifferaio si mise a suonare e fece fare una galleria sotto terra. Le auto incantate andarono dentro e finirono nel Magma. Finalmente, di nuovo, tutti pensammo che le auto fossero andate. Ma si formò una mega macchina di fuoco. Quando tornò in superficie, l'auto lanciavo fuoco dove passava. 

Il pifferaio fece una melodia e fece alzare l’acqua e la rovesciò dove c’era il fuoco. Poi la rovesciò addosso alla macchina. Però questa anche senza fuoco faceva degli scherzi. Tipo: tagliare la strada, passare col rosso ecc. 

Il pifferaio suonò una nuova melodia e chiamò tutti i topi e li fece andare contro la macchina. Poi la fece andare verso il municipio: ora l'auto di fuoco non trovava più via di scampo perché dietro aveva il pifferaio e l’esercito di topi, davanti aveva me in persona e tutta la gente. Alla fine l’auto… si scusò e fu costruita una città sotterranea per tutte le auto. In quella città le auto vivevano bene perché rispettavano i codici stradali e tutte le regole. E anche qui in superficie tutti vissero felici. 

In piazza grande io feci quello che avevo promesso cioè costruire dei giochi per i bambini. Ancora adesso i bambini sono felici.

 Riccardo Kevin Brugiolo.

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