venerdì 29 marzo 2013

L'ISOLA




Gli alunni della classe quinta della scuola primaria "Raggio di Sole" hanno scritto questo suggestivo racconto, provate a leggere...

Raggiungemmo l’isola a nuoto. Era immensa, sembrava deserta e il sole la illuminava. Davanti a noi il mare azzurro e limpido era splendente. L’acqua trasparente e fredda era rilassante e i pesci colorati ci facevano strada verso la riva. La sabbia sotto i nostri i piedi era bollente e granulosa. Saltellando cercammo una zona ombrosa, fortunatamente proprio davanti ai nostri occhi trovammo una palma verde e grande, ricca di noci di cocco. Il profumo dei frutti tropicali era inebriante tanto da venirci voglia di assaggiarli. Il soffio del vento ci accarezzava la pelle e trasportava il forte odore di salsedine. Attorno a noi sentivamo il richiamo dei gabbiani che svolazzavano nel cielo azzurro e sereno, il fruscio del vento tra gli alberi e il rumore rilassante delle onde.(Classe V, primaria Raggio di Sole).


giovedì 28 marzo 2013

Le frasi tratte dai libri che abbiamo letto (1^parte)




"Chi non smetterà di cercare non smetterà di trovare" (da R.Riordan, Percy Jason e gli dei dell'Olimpo)







"Bisogna andare oltre l'apparenza delle cose per comprendere il loro valore: le cose davvero importanti sono quelle che sembrano senza significato" (da M. Witcher, Nina e l'occhio segreto di Atlantide)

   

                                                                                 
"Se una persona mi piace molto non dico mai il suo nome ad altri: sarebbe come cederne una parte" (da S. RONCAGLIA, Caro Jhonny Depp. Diario di una teenager pazza d'amore).




"Ci sono solo quattro domande che contano nella vita: cos'è sacro? Di cosa è fatto lo spirito? Per cosa vale la pena vivere? E per cosa vale la pena morire? La risposta ad ognuna di esse è la stessa: solo l'amore." (da S.RONCAGLIA, op. cit)

mercoledì 27 marzo 2013

IL MITO DELLA GUACAMAJA

I ragazzi di classe IV A/B della scuola "G. Rodari" si sono immedesimati scrittori e, osservando  bene l'immagine della pittrice Domitila Dominiguez, hanno  inventato  un MITO.




 
LA GUACAMAJA E I COLORI DEL MONDO

In un tempo lontano, in Messico, non c'erano colori, c'era solo buio e neppure un ciglio di luce, gli abitanti erano preoccupati.
Più lontano viveva un gran pappagallo femmina con le penne di tutti i colori, era bella e maestosa e si chiamava “GUACAMAJA”.
Un giorno il dio Mercurio andò dalla Guacamaja e le disse: “Vai in Messico a portare i colori alle città!”
La Guacamaja accettò.
Prima di andare dagli abitanti volle però andare in spiaggia. Dopo aver pensato andò dagli abitanti.
Ad un certo punto si vide un bagliore di luce: era la Guacamaja che spiccava il volo! Gli abitanti uscirono di casa ad acclamarla mentre lei perse le piume per strada.
Dalle piume gialle nacquero il sole e la luna, dalle piume verdi i prati, dalle piume azzurre il cielo e il mare, dalle piume marroni le montagne, dalle piume rosa i fiori e così nacquero i colori.
E' da allora che il Messico è un paese pieno di allegri colori.

(Silvia Orrasch, classe IV B scuola primaria G. Rodari)

 
Gli alunni di Classe IV A e B hanno poi realizzato delle “riproduzioni” del quadro stesso con uno splendido risultato, voi cosa ne pensate?






Il drago buono




IL DRAGO BUONO
C’era una volta un drago, ma non un drago qualsiasi, un drago buono! Il drago era alto come un gigante, grasso come tre maiali messi insieme, aveva denti che tagliavano qualsiasi cosa ed era verde, con delle unghie lunghissime. Questo drago non era come tutti gli altri perché era gentile e buono ma molto permaloso, anche se amichevole. Era molto fastidioso perché faceva molti versi rumorosi per via del suo stimolo per la musica, anche se non ci riusciva. Il drago era molto pulito e profumato ma ogni tanto puzzava come tutti gli altri draghi. Un giorno il drago andò in un paese di campagna per fare sentire la sua musica. Quando iniziò a cantare si sentì un rumore fastidiosissimo ma così fastidioso che le persone gli tiravano dei pomodori. Il drago, tutto sconsolato, se ne andò, ma prima di lasciare il paese incontrò un diavolo che gli diede una chitarra magica con cui poteva suonare tutti gli strumenti musicali alla perfezione. Il drago tutto contento suonò in tutto il mondo la sua musica diventando un chitarrista, pianista, flautista...Egli diventò molto famoso usando solo una chitarra magica!!! (Alex Marcante, V, primaria Raggio di Sole)

martedì 26 marzo 2013

BUONA PASQUA 2013

Ciao a tutti i nostri lettori,
noi alunni della scuola G.Rodari vi auguriamo una Pasqua meravigliosa e ricca di momenti piacevoli da trascorrere con gli amici ed in famiglia.
Quale modo migliore per farlo se non con una poesia del nostro "G. Rodari" e una splendida decorazione?

La nostra Lodovica Lazzarini  della IV B che con un suo disegno augura:  

Buona Pasqua a tutti! 


lunedì 25 marzo 2013

Aspettando un titolo

Una nostra amica della scuola primaria  ha scritto questa bellissima poesia a cui però manca un titolo. E voi che titolo dareste?




Guardo fuori e vedo il cielo
Sento il suono del vento.

Le foglie si muovono di notte,
profumo dei fiori,
mi guardo attorno,
mi verrebbe voglia di sdraiarmi e guardare le stelle.

C’è anche il mare… mi chiama…
Il mondo è bello se l’osservi!
                           ( Gemma Luciani, IV B primaria Rodari)     

mercoledì 20 marzo 2013

Il titolo [im]perfetto: Aria


Aria: così s’intitola  il libro più bello del mondo, è… sì…. È il mio libro preferito! Non ha difetti, se non uno solo: il titolo!
Questo capolavoro di Miriam Dubini parla di una ragazza sedicenne, il cui nome è Greta,  che odia la scuola, la prof.ssa Moretti soprattutto. Greta è molto scontrosa, ma grazie alle sue amiche Emma e Lucia, riesce a diventare più socievole con tutti, ma le amiche sanno che ci sono momenti in cui lei deve pedalare…
Infatti ha una grande passione: Merlina, la sua bici azzurra da corsa. Nel racconto conosce Anselmo, un ragazzo, che ha dei magici “poteri”: sa leggere l’aria, ovvero quando il vento soffia forte compaiono delle piccole scie che equivalgono a dei ricordi che sono stati perduti. Lui ha il compito di recuperarli e di andare a portarli alla gente.
Questo libro è veramente perfetto, è un mix tra avventure, amore, amicizia, delusione e scoperte.
Forse, io se fossi stata Miriam Dubini l’avrei intitolato

Ricordi!

ma a parte questo è davvero un libro PERFETTO! 
Nicole Marcato IIIA

Il titolo [im]perfetto: La fabbrica di cioccolato


Ho pensato di sostituire La Fabbrica di Cioccolato, titolo originale del libro di Roald Dahl, con

Una vita al gusto di cioccolato

per come si svolge la storia.
Il protagonista, Charlie Bucket, infatti è un bambino molto povero e soffre la fame insieme a tutta la sua famiglia. Quando al suo compleanno gli regalano una tavoletta di cioccolato, vince anche la possibilità di visitare una fabbrica di cioccolato, insieme ad altri quattro bambini, che però, a differenza di lui, sono viziati, capricciosi e abituati  alla ricchezza. Solo lui, abituato invece ad accontentarsi di poche cose, riesce a uscire vittorioso dalla visita, il proprietario lo nomina erede della fabbrica e lui quindi si trasferisce lì con la sua famiglia.
Il libro finisce così. Io, invece, mi immagino il seguito, in cui il piccolo Charlie avrà una vita finalmente non più immersa nella povertà e nella fame, fatta di stenti e rinunce: si aprirà per lui un mondo nuovo, una vita molto più felice, semplice, serena ... e dolce... proprio al gusto di cioccolato!!!! 
Sara Checchetto

Il titolo [im]perfetto: La bambina della sesta luna


Titolo originale: La bambina della sesta luna

Nuovo titolo: La salvezza della sesta luna

Nina De Nobili vive in Spagna con le due zie, Andora e Carmen. Inoltre a farle compagnia ci sono anche i suoi animali: Adone, uno splendido alano, e Platone, il suo gatto dal pelo rosso. Niente aveva mai fatto pensare a Nina di essere speciale se non quello strano segno che aveva sulla mano, a forma di stella, che la legava al suo adorato nonno Misha, un grande alchimista che vive a Venezia, poiché ne aveva una identica sulla mano. 
L’avventura di Nina inizia in una notte; solo pochi giorni prima il nonno le aveva consigliato di raggiungerlo in Italia con urgenza.  E sarà solo allora che capirà chi è veramente  e quale sarà la sua sorte: Nina è una bambina speciale, perché nel suo destino c’è l’alchimia.

Il titolo [im]perfetto: New Moon


Ho letto un libro della saga di Twilight intitolato New moon.
Secondo me questo titolo non gli si addice molto perchè parla di una storia d’amore tra un vampiro di nome Edward Cullen ed una ragazza normale chiamata Isabella Swan, soprannominata Bella.
Quest’ultima, presa dall’amore che prova per lui, ha il desiderio di trasformarsi in vampira, per vivere insieme a lui per sempre.
Edward, sapendo dei disagi che questo cambiamento le avrebbe portato, vuole farle cambiare idea, ma essendo lei testarda si tiene la propria ragione.
Questa storia parla dunque del dilemma di questa ragazza, che pur volendo diventare vampira ha dei ripensamenti a causa della propria giovinezza.
Quindi, secondo me, il titolo è inappropriato. Perciò ho pensato di cambiarlo in 

Human or Vampire?

Umana o Vampira?

Martina Crivellin

Il titolo [im]perfetto: La chiave segreta per l’Universo


Titolo originale: La chiave segreta per l’Universo

Titolo alternativo: L’Universo in un computer

La storia racconta di un ragazzo di nome George, che vive con i suoi genitori, due accaniti ambientalisti contrari alla tecnologia, in una piccola cittadina. Il suo maiale domestico, Freddy, un giorno rompe la staccionata e si inoltra nel giardino dei vicini. George lo segue ed entra nella casa a fianco, dove trova Erik, uno scienziato, e sua figlia Annie.
Erik, dopo aver fatto conoscenza con George, gli mostra il suo super-computer Cosmo, che ha la caratteristica di creare portali che conducono nell’Universo. Utilizzando questo portale, George e Annie compiono fantastici viaggi nell’Universo.
Abbiamo deciso di cambiare questo titolo perché, a nostro parere, il titolo alternativo rispecchia e sintetizza in maniera migliore la storia di Stephen Hawking. Inoltre, questo titolo già al primo impatto fa comprendere che il libro ha un carattere scientifico e verosimile.

Alberto Grosselle e Daniel Schiavon III A