mercoledì 20 marzo 2013

Il titolo [im]perfetto: Nel mare ci sono i coccodrilli


Le prime cose che vengono all’occhio quando si sceglie un libro sono il titolo e la copertina, l’autore spesso passa in secondo piano, anzi a dir la verità io spesso non lo tengo in considerazione (forse sbagliando).

Quando mi venne tra le mani il libro Nel mare ci sono i coccodrilli pensai che si trattasse di una storia di fantasia su coccodrilli “speciali” che vivessero in qualche mare del mondo. Quando lessi la trama e capii che raccontava di un ragazzino afghano che cercava di raggiungere l’Italia per sfuggire alla morte rimasi stupito, il titolo per me era ‘imperfetto’ o inesatto, io l’avrei intitolato 

Enaiatollah

cioè il nome del ragazzino protagonista, oppure

Un viaggio in cerca di salvezza

Poi leggendo il libro capii, tra le righe, che quel titolo aveva una sua spiegazione perché l’autore ha voluto paragonare ai coccodrilli le grandi difficoltà affrontate dal ragazzo nel lungo e difficile viaggio verso l’Italia.
Diciamo che il titolo l’ho capito alla fine della lettura del libro.
Alberto Pamio

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