mercoledì 20 marzo 2013

Il titolo [im]perfetto: Coraline


Coraline è il libro che narra la storia dell’omonima ragazzina. La bambina si è appena trasferita nel suo nuovo appartamento con i genitori, che non hanno mai tempo per giocare con lei che, annoiata, inizia ad esplorare la casa contando tutte le porte e tutte le finestre. Durante la sua esplorazione, Coraline si accorge che una delle numerose porte della casa si apre soltanto con una chiave nera di metallo pesante, che è riuscita a sottrarre di nascosto alla madre. Una volta aperta la misteriosa porta, la ragazzina si trova davanti ad un alto muro di mattoni: la porta è murata.
 Il giorno seguente la piccola riprova ad aprire quella strana porta murata, ma ... il muro è scomparso! Incuriosita da tutto ciò, la bambina si addentra al di là dell’uscio e si ritrova nella sua cucina, o meglio in un luogo identico alla sua cucina, ma non lo è, si trova infatti in  un mondo parallelo! Lì trova suo padre seduto su una sedia e sua madre che sta preparando il pranzo. Molto strano, dato che Coraline sa che si trova in un luogo che non è la sua cucina reale, e per di più, sa che i suoi genitori sono nella casa reale al momento!
Alla fine la piccina scopre che i suoi genitori (quelli veri) sono stati rapiti dall’“altra madre”di Coraline (una perfida strega) per attirarla verso di lei e rubarle l’anima. La povera Coraline, con il suo grande coraggio e con la sua grande forza, riesce a ritornare sana e salva nel suo mondo assieme ai suoi genitori.
Il titolo di questo libro, cioè Coraline, secondo me è solo in parte appropriato, perché non racconta in poche parole quello che avverrà e quello che sarà raccontato nel libro. Infatti io l’avrei intitolato:

La misteriosa porta di Coraline

Avrei dato al libro questo titolo perché dà più informazioni al lettore su che cosa avverrà nel corso della storia e, secondo me, è anche più avvincente e invoglia di più le persone a leggerlo.
Per me è importante dare rilievo alla porta, in quanto questa simboleggia il passaggio da un luogo all’altro. In questo caso la porta misteriosa conduce la protagonista dal mondo reale a quello parallelo, ed è proprio questo passaggio il punto centrale del racconto.
Ma non solo, l’aggettivo “misteriosa” evidenzia il genere del racconto, di natura fantastica, incuriosendo e attraendo il lettore, spingendolo a leggere il libro per scoprire che cosa succede   oltre la porta.

Giorgio Vecchio, II A

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