mercoledì 18 dicembre 2013

L'avventura più bella del mondo




Era notte inoltrata quando detti il segnale per la via libera, era un suono acuto, ma non troppo da svegliare tutto il quartiere, però quel fischio si sentì forte e chiaro in quella notte buia e senza luna. 
Finalmente poco dopo arrivò tutta la squadra. Eravamo cinque, cinque ragazze, io chiamata Harry Potter, Silvia chiamata Edvige, Giulia chiamata Ron, Eleonora chiamata Ginny, e l’ultima, Debora chiamata Hermione. Tutti noi avevamo un soprannome, non dico che sono segreti, infatti conoscono quasi tutti il mio soprannome, ma sorvoliamo su questo fatto.


Avevamo tutte caratteristiche diverse che potevano aiutarci in questa missione: io ad esempio ero brava a non fare rumore, i miei passi non si sentivano, sembravo proprio una ladra, Hermione era agile, Ginny aveva molta pazienza, Ron era brava a capire quando bisognava stare in silenzio e non parlava, lei aveva la concentrazione ed Edvige, lei sentiva i rumori più lontani e sempre ci avvertiva del pericolo. Insieme eravamo una squadra invincibile.

Il capo non c’era, ognuno aveva un compito e  se qualcuno aveva un’idea si facevano le votazioni. Ci sedemmo su delle panchine gelate, faceva freddo, era normale, ormai era novembre, e il freddo si sentiva, l’aria era pungente, ma mi piaceva, mi dava forza.
Cominciò Ginny a parlare. «Sappiamo tutte perché siamo qui, ora vediamo cosa abbiamo portato». Ognuno di noi prese la propria borsa a tracolla e la aprì: Ron aveva un fischietto per cani e dei biscotti sempre per cani, Hermione aveva un sonnifero, non così potente da addormentare un umano ma almeno lo poteva intontire. Ginny aveva portato dei rotoli di carta igienica, ed Edvige dei guanti usa e getta, potevano servirci, e io avevo portato la cosa che completava il tutto, una bomboletta spray di quelle che si usano a Halloween.

Un sorriso amaro mi scappò dalle labbra.

«Bene», dissi, «adesso dividiamo le parti: Edvige e Ginny, resterete fuori a controllare se arriva qualcuno o se vedete delle luci accese, se succedesse date il segnale, il segnale è: kaka…ka…..kaka..ka! attente a non farvi vedere, non dovete dare sospetti, anche se è notte fonda e non c’è anima viva, guardatevi intorno. Se vi scoprono sapete che fare. Ron avrà il compito di distrarre il cane con quello che abbiamo portato e se non dovesse cedere, come temo, userà il sonnifero. Invece io e Hermione entreremo con Ron nel giardino e scriveremo con la bomboletta un messaggio, mi basta solo un “CIAO”, volevamo un’avventura, eccola qui!».

Ci alzammo, ci avviammo alla casa, la nostra non era solo un’avventura per far capire che noi avevamo coraggio, era anche che la padrona che abitava in quella casa detestava noi e noi detestavamo lei, diciamo che era un odio reciproco, lei non era normale, ogni volta che ci guardava ci sgridava sempre, o perché io leggevo, o perché  Debbi aveva le scarpe slacciate, o perché le davamo fastidio e ogni volta, dopo queste cose ci cacciava dicendo che se non ce ne andavamo chiamava la polizia. MA DICO: LA POLIZIA! QUELLA è FOLGORATA!! Ginny ed Edvige si appostarono vicino al cancello, poi dopo esserci guardate intorno Ron scavalcò il cancello, io e Hermione la seguimmo. Era tutto buio ma un lampione in lontananza faceva un po’ di luce, era inquietante il giardino. Le ombre erano stranamente lunghe e avevo la sensazione che degli occhi ci guardassero, mi pentii subito di non essere restata fuori con le altre ma feci un respiro profondo, non potevo distrarmi e abbandonarmi del tutto alla mia paura, dovevo restare lucida, azzardai un passo, tutto restò nel più completo silenzio, fin qui era andato tutto liscio.

Ma avevo gioito troppo presto.

Il cane uscì dal nascondiglio ringhiando e scoprendo i denti, alla velocità di un fulmine lanciai il sonnifero a Ron, non c’era tempo di distrarlo con i croccantini, e quella lo spruzzò, ci mettemmo i guanti come fossero una mascherina sulla bocca per non respirare, finché quel  demone cadde ormai profondamente addormentato. Feci un lungo sospiro seguita dalle altre, c’era mancato davvero poco. Facemmo tutto di fretta, Hermione prese la carta igienica e con quella fasciò tutto l’albero che si trovava al centro del giardino e per divertimento anche il cane. Anche Ron prese la carta igienica e la srotolò per tutto il giardino, e un po’ sopra la siepe. Io invece presi la bomboletta spray e scrissi “CIAO” molto in grande sulla parete.

All’improvviso sentimmo l’allarme e subito dopo la voce della padrona: «Lisca, tesoro, perché abbai a quest’ora?!». Ci prese il panico, ma trovammo la calma, spruzzammo ancora un po’ di sonnifero e ce ne andammo e dopo aver scavalcato il cancello corremmo a perdifiato per il quartiere. Quando eravamo abbastanza lontane  per non farci scoprire urlammo insieme «Questa è stata l’Avventura più bella del mondo!!».
Giada Tondello, 2B









1 commento:

Unknown ha detto...

Proprio bello! Brava Giada!