mercoledì 29 febbraio 2012

Un'amica diversa

Mattina d’inverno:
sto guardando il passerotto,
che zampetta sulla neve,
becchettando qua e là,
alla ricerca di che mangiare…

Sto osservando l’uscio di una casa,
che sbatte per via del vento,
impetuoso,potente,
che sparge dappertutto
la povera neve.

Scorgo un filo d’erba,
che spunta dalla neve,
e si agita violentemente.

Vedo una volpe che esce dal cespuglio,
che annusa l’ambiente,
probabilmente mi ha sentito,
ma non mi muoverò,
perché se scappo,
scapperà anche lui, rinunciando a mangiare.

Lui s’avvicina,
 gira intorno a me con fare circospetto,
per poi sfiorare il muso contro la mia mano.
Quanto soffice il suo manto!
L’accarezzo volentieri,
passando per le orecchie
 e per il muso.

Ma d’un tratto
si  leva in cielo una lamento stridulo
e la volpe corre via.

Sarà stato il verso d’una preda,
o il richiamo d’uno dei suoi cuccioli,
a far scappare la mia amica
non si sa,
ma lo lascio andare per la sua strada.
Non importa se non tornerà,
ma io lascio il pezzo di carne,
che gli ho riservato,
poggiato sul bianco candido della neve.              

Lisa Milan 1E

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