mercoledì 7 marzo 2012

Sherlock Ire e Mery Holmes e Ange in Giallo

Eravamo a Napoli a gustarci una deliziosa pizza ovviamente napoletana D.O.C. Noi investigatrici di professione ci stavamo concedendo un vacanza (avevamo lavorato molto negli ultimi mesi). Avevamo deciso anche di visitare Pompei ed Ercolano visto che una nostra amica che si chiama Giorgia faceva la guida nel sito archeologico (e anche perché in quel periodo c’era uno sconto). Ma proprio quando ci stavamo avvicinando al sito archeologico sentimmo delle urla agghiaccianti e notammo che tutte le persone stavano uscendo di corsa dal museo allora chiedemmo alla nostra amica Giorgia che cosa era successo e le:
- Abbiamo visto degli spiriti aggirarsi per le rovine!!-.  “Addio alle nostre vacanze” pensammo, ma decidemmo di indagare, del resto era il nostro mestiere !!! Andammo ad indagare sul luogo dell’accaduto e trovammo un bigliettino per terra. C’era scritto:
Molto tempo fa
Un triste giorno
Senza preavviso
Eruttò
Oggi agosto 79 dc

-E’ un bigliettino molto strano- notò Ange in Giallo – Sì ma secondo me centra qualcosa col mistero!- pensò Mery Holmes. Così occupata a pensare inciampò nei suoi lacci delle scarpe e spinse Ire che rovesciò la sua bottiglietta d’acqua sul biglietto. Ma nel biglietto rimasero solo alcune lettere:
Mol
Un tr
Sen
Eru
Ogg

Allora Ange capì:- Leggete le prime cinque lettere! M-U-S-E-O ! Forse dobbiamo andare lì!-
Aveva proprio ragione.
Ci avviammo al museo e quando fummo dentro trovammo il guardiano che rovistava nello sgabuzzino.
       Scusi signore che sta facendo?-  e lui rispose :- Ahhhhhhhh!- .
       Ma cosa c’entra?-  disse Ire.
       Ci-ci –ci….…. –  rispose di nuovo lui .
       Scusi ma…-  disse Mery. Poi ad Ange sfuggì il bigliettino e si girò per raccoglierlo e… dietro di sé vide un fantasma!!! 
       Oh oh! Persona vs uomo morto. L’incontro è rimandatoooo! – disse Mery e scappammo a gambe levate. All’uscita del museo vedemmo una figura familiare (o meglio, familiare solo ad Ange)  e Ange impallidì. Era suo cugino Marco, quello che lei odiava con tutto il suo cuore che stranamente era  a Napoli. Notammo che aveva un block notes con la carta uguale a quella del biglietto… era ufficialmente un sospettato!
       Perché sei qui?- gli chiese Ange
       Non sono affari tuoi!- rispose sgarbato. 
       Ok, ok ma non scaldarti troppo!-

Ci ritirammo in albergo per una pausa di riflessione. Era un albergo a cinque stelle sotto zero perché, sapete com’è, non ci sono più i casi di una volta e al giorno d’oggi i casi li risolvono  la polizia  e la questura e le agenzie investigative sono un settore in ribasso. Dopo una sana dormita  andammo di nuovo al museo per indagare.
Parlammo con la direttrice, una tizia così bassa da non riuscire arrivare alla tastiera. Era troppo bassa per essere uno dei fantasmi  a meno che non avesse usato dei trampoli. Quindi andammo in magazzino, un posto buio e polveroso. Molto buio, infatti Mery  inciampò su una scopa appoggiata al muro. Il manico della scopa si spezzò e dal suo astuto nascondiglio uscì un telo bianco da fantasma!
       Wow! abbiamo trovato qualcosa di importante a quanto pare!- disse Ire. 
Andammo a cercare la  direttrice per chiederle cosa era il telo che avevamo trovato ma lei disse che  non ne sapeva nulla. Mery pensò che il nascondiglio poteva essere stato fatto da un uomo che conosceva molto bene il museo, ma chi?

Uscendo dal  museo, incontrammo di nuovo il cugino di Ange che usciva  da una casa in rovina. Dato che era sospettato decidemmo di entrare nella casa da dove lui era uscito, ma incontrammo il nostro primo ostacolo:  due scale che portavano una su e una giù, in due posti molto bui. Per esplorare la casa decidemmo di dividerci; ma tre non è divisibile per due, così una di noi sarebbe dovuta andare da sola. Il severo metodo della conta scelse Ire, che si avviò nella lunga scala che scendeva. Spaventata a morte continuava ad andare addosso a delle ragnatele e inciampava  su dei sassi che trovava lungo la strada. Ruzzolò fino alla fine delle scale trovandosi di fronte a un muro che le sbarrava la strada e poi si accorse che le pareti le si stavano avvicinando  sempre di più ma una delle pareti  si alzò e ne uscì il cugino di Ange il famoso sospettato numero 1 !! MARCO !! Quando si accorse di essere visto prese Ire e la portò dentro il suo nascondiglio.

Ange provò a chiamare Ire per sapere la situazione ma Ire non rispondeva… A quel punto Mery  propose di andare  a cercare Ire.  Quando giunsero alla fine delle scale successe la stessa cosa che era successa a Ire, ma questa volta nessuno uscì dalla parete.  Fecero per risalire le scale ma Mery come al solito inciampò nei lacci delle scarpe. Fu allora che mise la mano su una piastrella particolare e le pareti si fermarono. Con grande sorpresa, la parete alla fine delle scale si aprì lasciando intravedere un labirinto molto intricato. Ma – un attimo! Il cellulare di Ire era a terra, e in quel momento decisero di seguire quella pista.  E tenendo la mano destra sul muro arrivarono alla fine del labirinto dove videro Marco e un complice di nome Francesco  che si stavano  travestendo. Liberata Ire corremmo dietro a Marco  e al complice e alla fine riuscimmo a fermarlo lanciandogli il telo  addosso . Chiamammo il 112 che presero i colpevoli e li condannarono ad un anno di prigione.
-Un altro caso risolto brillantemente!- dicemmo in coro!
Sherlock Ire, Mery Holmes & Ange in Giallo


Mariafiore  Tognon, Angela Accogli  1E  Irene Beccaro  1C

1 commento:

Lisa ha detto...

Bellissimo perché intricato, scorrevole e molto enigmatico! Complimenti a tutte e tre!