giovedì 2 maggio 2013

Fiabe e leggende: Dragostea ritrova la sua famiglia


C’era una volta in un bosco lontano una fanciulla assai bella di nome Dragostea.
Ella era chiamata così perché viveva con una famiglia di draghi che le volevano molto bene e lei era molto felice di stare insieme a loro.




I draghi l’avevano trovata quando era ancora in fasce davanti alla loro caverna e avevano pensato di tenerla con loro. Passavano gli anni e Dragostea diventava sempre più grande forte e bella. Ogni mattina andava insieme a mamma drago in cerca di qualcosa da mangiare, saliva sulla groppa e WUON!, volavano via. Dopo aver mangiato giocava un po’ con i suoi “fratellini”. Se si allontanava troppo o era in pericolo bastava fare un fischio e subito accorreva in suo soccorso tutta la famiglia, sempre premurosa e pronta a difenderla. 

Quando compì sedici anni, Dragostea disse che voleva andare in giro per il mondo in cerca di fortuna. Tutta la famiglia acconsentì perché era diventata grande e responsabile. Con le sue mani costruì uno zaino in pelle dove mise un po’di provviste e tre zucche piene d’acqua. Cammina,cammina raggiunse un grande regno e sulle mura vide numerose pergamene con scritto: ”Grande ricompensa per chi mi darà informazioni sulla principessa scomparsa”.

Dragostea non ci fece caso e continuò il suo cammino fino a che trovò una grotta. Ci si rifugiò dentro senza sapere che era la casa di due orchi. Stanca per il lungo viaggio si addormentò; ma si risvegliò bruscamente al suono di voci cupe che stavano discutendo di cosa avrebbero fatto di lei. Gli orchi la guardarono negli occhi e si accorsero della strana somiglianza alla regina: stessi occhi, stessi capelli, stesso sguardo. La guardarono increduli e le chiesero come si chiamava: ”Sei forse tu Draglon la figlia dispersa della regina?”. Dragostea rispose che era la figlia trovatella di una famiglia di draghi presso i quali viveva sin da quando era piccola e narrò la storia della sua vita. Gli orchi allora l’accompagnarono a corte per ricevere la ricompensa. 

Ma la regina non credendo alle parole degli orchi volle avere una prova: fece chiamare Dragostea la guardò negli occhi e sentì il suo cuore palpitare come se quella bellissima fanciulla fosse sua figlia. Dragostea le raccontò la sua storia e, mentre le mostrava in che modo chiamava la sua famiglia, senza rendersene conto fischiò: non aveva ancora finito di fischiare fuori dalla porta si sentì un rumore assordante , si spalancò la porta ed entrarono sei enormi draghi che si misero in cerchio attorno a Dragostea per proteggerla. Dragostea li fermò dicendo:  “Calma,calma è tutto a posto, le stavo semplicemente dicendo quanto mi volete bene e cosa fate per me !”. 

La regina si rese conto che quella era veramente sua figlia portata via, quando era piccola, da una strega malvagia. In quel momento mamma drago tirò fuori lo stemma che era attaccato alle fasce di Dragostea quando era neonata e lo diede alla regina. Ella allora corse verso Dragostea e l’abbracciò piangendo e disse ai draghi: ”grazie di esservi presi cura di mia figlia, cosa posso fare per sdebitarmi?”. Papà-drago rispose: ”Potresti darci il permesso ogni giorno di venire a salutare Dragostea”. Gli orchi erano ancora lì in attesa e dissero: ”E noi? Anche noi vogliamo la nostra parte!”. La regina gliela diede ed essi se ne andarono via contenti. Ai draghi costruì una grande dimora in modo che potessero proteggere tutto il regno. Infine Dragostea trovò la fortuna e visse felice e contenta insieme alla sua grande e numerosa famiglia.
Elisabetta Bassani 1° A

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