giovedì 2 maggio 2013

Una giornata con la Real Maestranza


Il giorno 27 marzo 2013, Mercoledì Santo, la mia famiglia e io siamo stati invitati alla festa della Real Maestranza, dove mio zio diventava capitano della categoria Pittori e Decoratori. 
La festa si tiene a Caltanissetta.

La Real Maestranza non si svolge solo a Caltanissetta, ma è una nobile festa che si svolge più o meno dal 1670, nata in Spagna, per la precisione a Siviglia. 

Ci sono 10 categorie nella Real Maestranza: panificatori, stagnini e idraulici, barbieri, pittori e decoratori, muratori, marmisti, falegnami ed ebanisti, carpentieri e ferraioli e calzolai.



All’inizio ci siamo recati nella casa di mio zio, per fare i preparativi e anche “arraffare” qualche succulento spuntino. Molta gente, come i paggetti, ragazzi fino ai 13 anni che dovevano precedere il capitano, si doveva sostanzialmente sistemare; paggetti come mio cugino, avevano un ruolo molto importante, poiché pochi paggetti portavano la chiave storica della Real Maestranza sopra il cuscino.

Successivamente, siamo usciti dalla casa e abbiamo cominciato a fare la marcia, ovviamente cercando di non precedere mio zio o i paggetti o, magari, qualche altro ruolo importante di quella grande festa. Mentre camminavamo, una banda musicale che ci seguiva ha cominciato a suonare dei pezzi allegri, tipici di quella festa, usando sempre degli strumenti come le trombe o anche dei sassofoni. Mentre i tamburi venivano usati per far capire alla popolazione che stava arrivando il capitano con accanto tutte le persone che stavano dentro la categoria “Pittori e Decoratori”, compresi i paggetti, ovviamente.


Ma intanto non eravamo ancora arrivati a vedere proprio la marcia di tutte le categorie della Real Maestranza. Stavamo facendo sì una marcia, ma non era così tanto importante: era solo una camminata per farci arrivare tutti nel “Corso Umberto”, il corso dove sfilavano tutte le categorie.
Appena arrivati, abbiamo dovuto aspettare mio zio e le altre categorie che dovevano sfilare.
È stato molto duro aspettarli, soprattutto perché avevamo una sete pazzesca ed eravamo molto stanchi, poiché dovevamo rimanere in piedi, senza posti per sedersi… ma alla fine, finalmente, mio zio e tutto il susseguirsi di gente hanno sfilato! È stato davvero interessante il Mercoledì Santo a Caltanissetta, poiché era anche la prima volta che ne vedevo uno dal vivo.



Dopo la grande ed immensa sfilata, i parenti del capitano (mio zio) dovevano recarsi a casa sua per celebrare una grande festa; anzi, mi correggo, non solo parenti, ma anche amici, colleghi, paggetti…
Prima della fine della festa, ci fu un ultimo grande grido: W IL CAPITANO DELLA REAL MAESTRANZA, seguito da forti applausi.
Nei giorni seguenti, ci furono molte altre manifestazioni: le Vare, il capitano che porta il Cristo Morto, altre sfilate etc. etc.
Non dimenticherò mai questo giorno, e spero in futuro di rivederlo dal vivo come oggi.

Di Dio Umberto III B

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