giovedì 2 maggio 2013

Miti possibili: Il colore della pelle


Prima dell'inizio dei tempi non esisteva niente.

Arid, che era un essere senza aspetto, decise di creare la Terra.



La Terra doveva essere di tanti colori, verde per l'erba, l'azzurro per l'acqua e il marrone perle montagne. Allora Arid che viveva nello spazio prese una grande stella, la divise in spicchi di diversi colori e su di essi creò i mari, le montagne, le pianure e le colline.
Tutte queste creazioni avevano il colore dello spicchio su cui erano state fatte.


Così fece il nostro pianeta.

Arid dopo aver costruito la Terra disse tra sé: “Serve qualcuno che abiti questa Terra”.
Allora prese dalla Terra stessa un po' di fango e creò i pesci, rettili e gli anfibi.
Tutto andava bene finché ad Arid non venne l'idea di costruire degli esseri che sapevano controllare gli animali sulla terra e sull'acqua.

Arid prese una manciata di terra dallo spicchio nero e fece un corpo, con braccia gambe e testa. Questo essere era anch'esso nero come lo spicchio da cui era stato creato.
Poi disse: “Questo essere deve vedere”. Allora creò gli occhi. Penso anche: “Questo essere deve ascoltare”. E gli mise le orecchie; poi ancora: “Questo essere deve nutrirsi”. Allora gli mise la bocca. Alla fine con la terra rossa, poi con quella gialla e poi la sabbia finché ne fece un altro, un altro ancora...

La Terra con tutti questi uomini diversi era perfetta ed Arid fu fiero per il lavoro fatto. Ma bastava un lavoro ancor più grande da fare: insegnare agli uomini che la loro ricchezza è proprio la diversità.
Federico Poggi 1A 

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