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sabato 31 maggio 2014

Le cinque banane



Un giorno un elefante aveva molta fame allora andò in cerca di cibo. Vide da lontano che sopra un albero c’era una scimmietta che nascondeva cinque banane.
L’ elefante corse subito dalla scimmietta e le chiese se poteva dargliene una. La scimmia un po’ triste allungò il braccio e gliela appoggiò sulla proboscide. L’elefante la ringraziò e corse via felice. 
Una tigre stava passeggiando lì vicino e vide la scimmietta triste allora andò subito da lei per chiederle cosa fosse successo. La scimmietta le rispose che era triste perché aveva dato una delle sue cinque banane a un elefante molto affamato. La tigre si fece furba e le disse che le dispiaceva molto e che anche lei non mangiava da tre giorni. La scimmietta allora per far felice la tigre le regalò una delle sue banane rimanenti. La tigre la ringraziò, le promise che un giorno l’avrebbe ricambiata e se ne andò. 
Alla scimmia restavano solo tre banane. Vide una coppia di scoiattoli che giocava felice e pensò che anche lei qualche minuto prima con tutte le sue banane era felice. In quell’istante i due scoiattoli si accorsero della scimmietta, ma soprattutto videro le sue banane! Andarono da lei e le dissero che erano veramente affamati perché la mamma non gli aveva procurato neanche una nocciolina. La scimmia impietosita, con le lacrime agli occhi per la grave perdita che stava per subire, regalò loro due banane.
Gliene rimaneva così una sola. La povera scimmietta, rimasta sola con la sua banana, si mise a piangere perché aveva donato quattro banane a quattro animali, l’elefante, la tigre e i due scoiattoli, quando ad un certo punto un orango le si avvicinò, dicendole:<Mia moglie è molto malata e deve mangiare, ma in giro non si trova niente e mi chiedevo se tu potessi darmi la banana che hai in mano???>, la scimmietta triste gliela diede e così rimase senza banane.

CHI È TROPPO BUONO… NULLA STRINGE!!!

Laura Ceccon, Giulia Fiorin, Greta Galiè, Giorgia Locrati classe 1F


giovedì 29 maggio 2014

La gara delle foglie secche

Un giorno  freddo d’inverno il maialino Sid decise di andare dal suo amico Pepper (che era una volpe) per una bella tazza di the. Arrivato bussò alla porta ma non gli aprì nessuno, allora un po’ deluso tornò a casa. 
Ritornò da Pepper per ben quattro volte senza mai essere accolto. Il giorno  dopo chiese al  suo amico granchio di nome Scrocchi come mai Pepper non era mai in casa e Scrocchi lo informò della gara delle foglie secche e che Pepper si stava allenando per vincere il premio: una scorta infinita di cibo per l’inverno. Il maialino curioso decise di andare a vedere la gara.  Il granchio gli disse che avrebbe potuto parteciparvi, ma il maialino sapendo che avrebbe perso, non ci pensava minimamente. Il maialino seppe che la gara si sarebbe svolta ben quattro mesi più tardi, si chiese tra sé e sé: <Cosa faccio adesso senza il mio amico? Mi annoierò a morte!> Così decise che avrebbe partecipato alla gara per potersi allenare con Pepper. Tutto felice andò da Pepper e lo informò della sua decisione, ma Pepper gli rispose scorbutico: <Ma cosa credi di poter fare! Non mi posso allenare con te, abbasserei il mio livello di velocità e non potrei aggiudicarmi il premio!> allora Sid lo sfidò <Va bene, tu allenati per conto tuo e io per conto mio e alla gara vedremo chi ha la meglio.> Sid si allenò per tutti i quattro mesi mentre Pepper, sapendo che aveva la vittoria in pugno, non fece neanche una corsetta. 
Alla partenza della gara Sid partì come il vento facendo volare un mucchio di foglie secche che appannarono la vista di Pepper, il quale ormai fuori allenamento arrivò ultimo. 
Pepper chiese a Sid: <Come hai fatto ad arrivare prima di me!?>, Sid gli rispose che si era allenato duramente per provare ad arrivare primo, mentre lui se la spassava. Così Sid spiegò a Pepper che non bisogna mai sottovalutare gli altri e soprattutto colui il quale sembra meno in grado di farcela. Alla fine Pepper, compreso il suo errore, chiese scusa a Sid e tornarono di nuovo amici.
Margherita Boi e Chiara Sonato classe 1F

IL TOPOLINO E IL BULLDOG


Tanto tempo fa c’erano due animali, un gatto e un topo che erano molto amici, non si lasciavano mai ma litigavano sempre, tanto che sembravano cane e gatto!!!!!!
Litigavano per ogni cosa: una crosta di formaggio di cui tutti e due erano molto golosi, per decidere il gioco da fare insieme, per il posto più caldo e morbido della cuccia….
Un giorno accadde che un enorme Bulldog -che disprezzava il topolino perché diceva che era sporcaccione, che veniva dalle fogne e per questo non era più suo amico- si stufò di vederli litigare e pensò: "Ora risolvo io la questione, in un sol boccone!" Ha preso due cucce così che avessero due posti caldi e morbidi dove sedersi, due pezzi belli grandi di formaggio per ciascuno e per i giochi disse: "Uno alla volta sceglierete il gioco a cui giocare", dopodiché il Bulldog si andò a riposare nel prato guardando il cielo.
Ma dopo cinque minuti sentì i due brontolare. Alla fine si stufò e disse: "La mia pancia da troppo tempo brontola per la fame ed il topolino è proprio un bel bocconcino, così grassottello, succulento e stuzzicante.”
Attese paziente che il gatto andasse a dormire e, mentre il topolino stava rientrando dalla sua lezione settimanale di hip hop, il Bulldog gli tese un agguato. Il topolino, non appena se ne accorse, si mise a correre per la paura di essere sbranato ma nella foga della corsa disperata andò a sbattere contro un bidone delle spazzatura e si fece male alla testa a causa del forte impatto; il Bulldog così fece in tempo a raggiungerlo e a stringerlo tra le sue zampe, per mangiarlo pensò il topolino ma invece il cane voleva solo chiedergli scusa per tutto ciò che aveva detto di male su di lui…. Il Bulldog spiegò che lo aveva fatto per fare contenti i suoi amici cani, e disse al topolino che i suoi amici ci erano cascati in pieno allora il topolino lo perdonò e rimasero amici a vita. Il topolino, un giorno mentre passeggiava, rischiò di essere investito da un'automobile, ma per fortuna c’era il Bulldog che gli salvò la pelle lanciandosi per afferrarlo, il topolino lo ringraziò dicendogli che non sapeva come ripagarlo. Proprio il giorno dopo l’accaduto il Bulldog si trovò in difficoltà perché era circondato dagli altri cani che lo stavano aggredendo, allora il topolino pensò...pensò...pensò fino a quando gli venne l’idea di buttare giù il bidone della spazzatura che si trovava vicino a loro, e così fece. I cani sentito quel fracasso scapparono, mentre il topolino e il cane rimasero amici per sempre e non si lasciarono mai l’un l’altro. 

P.S. SECONDO VOI QUAL E' LA MORALE DELLA FAVOLA ?????????????
Marvens Bassani, Matteo Salvò, Giovanni Lazzaretto