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mercoledì 2 aprile 2014

Il bullismo secondo me

Il bullismo lo troverete sempre: alle elementari, alle medie e in tutti gli anni di scuola che passano.
Io sono Matilde e sono alle medie.
Nella mia classe tanti mi escludono perché per sbaglio ho fatto male a due mie compagne di classe con i miei super stivali molto amati da me stessa. Io ho chiesto scusa, però non mi sembra che loro abbiano accettato le mie scuse. Io ci sto male, devo dire; ma se non me ne accorgo (è molto facile, basta pensare ad altro) sono più tranquilla.

Il bullismo

Vorrei parlare del bullismo a chi non lo conosce ancora, o non l’ha mai provato. Il bullo è quasi sempre una persona che non vuole passare inosservata, e per farlo picchia la gente più piccola, o obbliga qualcun altro, sempre qualcuno più debole, a  subire o a fare scherzi che molte volte sono pericolosi. Il bullismo consiste anche nel mettere in imbarazzo una persona che non può difendersi.

mercoledì 8 maggio 2013

Il sapore amaro della banana/2


Il giorno 21 Marzo 2013 la nostra classe ha incontrato una rappresentante dell’associazione “Incontro tra i popoli”, che ci ha parlato dello sfruttamento lavorativo nel settore bananiero, sottolineando le condizioni di precarietà in cui si trovano questi lavoratori.

giovedì 2 maggio 2013

Una giornata con la Real Maestranza


Il giorno 27 marzo 2013, Mercoledì Santo, la mia famiglia e io siamo stati invitati alla festa della Real Maestranza, dove mio zio diventava capitano della categoria Pittori e Decoratori. 
La festa si tiene a Caltanissetta.

mercoledì 10 aprile 2013

Prevenzione al bullismo



Il primo febbraio e l'8 marzo 2013 i ragazzi della scuola Manara Valgimigli della classe 2a hanno partecipato al progetto "Prevenzione  Bullismo".
Li hanno seguiti la dott. Marta Boaretto e la professoressa Ketty Demo, insegnante di italiano.

All'inizio del primo incontro i ragazzi

Campagna contro il bullismo


Nel mese di febbraio e marzo 2013 la nostra classe ha partecipato all’attività sul bullismo che comprendeva l’incontro con una psicologa. Lo scopo del progetto era spiegare il significato del bullismo, i motivi per cui avviene  e tutti i modi in cui si può manifestare.
Il bullismo è un fenomeno caratterizzato dalla prepotenza. Il bullo infatti è sempre aggressivo con la sua vittima che è il soggetto più debole e fragile e per questo non ne parla con nessuno. Questo fatto può durare da una settimana fino ad anni. Il bullo può provocare danni  sia morali che fisici.

Intervista sul “Progetto di prevenzione al bullismo”


In collaborazione 
con Martina Michelotto

Scritto da Martina Michelotto



Ciao Martina, potresti spiegarci un po’ cos’è questo progetto sulla prevenzione al bullismo e se ti è piaciuto?

Il progetto sulla prevenzione al bullismo è stato presentato da una psicologa di cui non ricordo il nome, si è suddiviso in due incontri, dove abbiamo parlato del bullismo e cyber-bullismo. Mi è piaciuto molto.

Raccontaci un po’ del primo incontro.

Relazione: Il sapore amaro della banana


Di recente, in classe abbiamo ascoltato una relazione su un argomento molto interessante che mi ha permesso di avere informazioni sul marchio Chiquita, multinazionale delle banane. I contenuti hanno coinvolto le materie di italiano e geografia. La lezione è stata condotta da un’esperta di settore su proposta di una nostra insegnante. L’attività si è svolta in classe il 21 marzo 2013 ed è stata divisa in fasi in cui tutti abbiamo lavorato dividendoci in gruppi. Come materiali sono stati utilizzati delle immagini, penne e carta. Lo scopo era di farci capire alcuni concetti molto importanti che hanno suscitato in me molto interesse e curiosità poiché ho capito che ci sono persone che lavorano in condizione precarie e faticano molto e che in compenso hanno solo miseria e nessun diritto viene loro garantito.

Fermiamo il femminicidio!


Caro diario,


che difficile che è crescere, soprattutto in questa società così maschilista!
 Penso sempre alla parola “femminicidio” e sai cosa mi viene in mente? Basta, basta ad ogni forma di discriminazione e violenza posta in essere contro la donna “in quanto donna”. Perché le donne non debbano più pagare con la vita la scelta di essere se stesse, e non quello che i loro partner, gli uomini o la società vorrebbero che fossero. La donna, fin dall’antichità, è sempre stata considerata INFERIORE all’uomo. Io non ho mai sopportato questa cosa, fin dalla scuola materna mi arrabbiavo quando i bambini dicevano “Le femmine sono deboli, non sanno giocare a niente ecc. ecc..”; lì eravamo all’Asilo e metti che poteva anche starci perché tutti sappiamo che a quell’età maschi e femmine si “odiano”, però negli adulti è grave, molto grave! Pensiamo solo a quante donne vengono uccise in media in Italia? Nel 2012 siamo arrivati a quota ….. numero che aumenterà sempre di più se si continua a stare con le mani in mano. 

Il bullismo


La parola bullismo deriva dall’inglese bullying e si riferisce ad un gruppo di persone che compiono azioni moleste e di violenza verso gli altri.
Esistono varie forme di bullismo: c’è la forma verbale (attraverso minacce, offese…); c’è la forma con l’utilizzo della forza (attraverso il contatto fisico); e c’è la forma di bullismo nella quale non vengono usate né le parole né il contatto fisico: forse questo tipo di bullismo è il più comune fra tutti (esclusione intenzionale, smorfie di sbeffeggiamento, isolamento sociale e discriminazione…).
Negli ultimi anni in Italia, tali forme di bullismo sono divenute sempre più frequenti nell’ambito scolastico.
Si sviluppano soprattutto durante l’intervallo e nell’orario della mensa poiché questi sono i momenti in cui i ragazzi si ritrovano e scappano all’occhio vigile dell’insegnante , ma a volte queste azioni si svolgono anche fuori dalla scuola.

domenica 17 marzo 2013

La scienza non è né buona né cattiva


Da sempre l’uomo ha cercato di semplificare il lavoro e tutta la sua vita con scoperte e ricerche scientifiche. Tutto questo ha portato alla società in cui oggi viviamo.
Certo non tutti vogliono la Scienza o meglio vedono solo gli sbagli che questa ha fatto e i lati negativi che questa ha portato. Io riconosco che a volte ha sbagliato come il 6 agosto 1945 –Seconda Guerra Mondiale- con l'esplosione della bomba nucleare su Hiroshima (Giappone). Ma non dimentichiamo che gli scienziati che hanno scoperto l’energia atomica, mai avrebbero pensato di usarla per uccidere milioni di persone.

martedì 15 maggio 2012

Il sondaggio sulla “Valgimigli”: ecco le risposte!

Ecco finalmente gli attesi risultati del questionario sugli spazi della “Valgimigli”!

Grazie alla lentezza della nostra elaborazione, anche i super-ritardatari e i perplessi cronici  hanno avuto modo di rispondere alle domande, e così ora il sondaggio può considerarsi concluso con un totale di 93 risposte.

Di seguito, riportiamo i risultati. Attendiamo commenti numerosi e sagaci! Fate girare l’indirizzo di questo post!

L’importanza della musica / August Rush, la musica nel cuore

La musica è il mio passatempo preferito, senza di quello non sono niente.
Mi piace suonare il pianoforte e sogno di formare un gruppo con delle mie amiche.
Io con questo testo voglio spiegare quant’è importante la musica e soprattutto quanto fa bene.
Una sera stavo guardando la televisione e ho sentito un medico dire che suonare uno strumento fa bene e che questo strumento rappresenta il carattere della persona che lo suona.

mercoledì 9 maggio 2012

L’italiano sfregiato


L’italiano, oggi, è cambiato in modo significativo rispetto al passato. Infatti, la stragrande maggioranza dei giovani d’oggi non parla correttamente la nostra lingua. Gli errori sono frequenti e non solo nella scrittura, ma anche nel linguaggio quotidiano.
A questo proposito, la Repubblica (famoso giornale italiano), ha pubblicato una ricerca effettuata dall’Accademia della Crusca. In questa ricerca, 34 indicatori hanno valutato quattro aree: quella testuale, grammaticale, lessicale e ideativa. Sono stati presi in considerazione 499 temi dell’esame di maturità del 2010 e sono stati rilevati 5.352 errori, quasi undici errori per ogni testo.

I misteri del sottosuolo


Domenica 9 ottobre 2011 sono andata in grotta, con il Gruppo Speleologico di Padova e il CAI (Club Alpino Italiano): un’uscita meravigliosa, sicuramente da rifare.
La grotta si chiama il “Buso della Rana”, una delle più importanti grotte italiane, che si trova nel comune di Malo a Vicenza, lunga 28 km.

Chi vive sotto il mare? Scopriamolo!




Questo che vedete qui sopra è un anemone, ce ne sono di vari tipi e questo è uno tra i più comuni nei nostri mari. Mi ricordo che quest’estate al mare (Isole Tremiti) ne ho incontrato uno. Il problema è che si trovava sul fondale. Quindi prima ho dovuto compensarmi (in poche parole ho “rivolto” i miei timpani in fuori in modo che l’alta pressione non me li bucasse) e poi sono scesa. Saranno stati cinque metri e vedere il fondale marino dal basso è molto meglio che stare in superficie. Purtroppo ho fatto in tempo solo a vedere l’anemone che al mio arrivo spariva nel tubicino che lo sostiene e a fare un giretto e poi sono tornata in superficie per respirare.

mercoledì 7 marzo 2012

La terza media


29-02-2012
Caro diario,
beh ormai sono giunta all’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado, la terza media, all’inizio pensavo che fosse molto difficile e che i mesi passassero molto lentamente ma non è così e poi basta impegnarsi e si nota che non è così difficile come pensavamo all’inizio. Mi sembra ieri il primo giorno di scuola media e invece ora sono qui, all’inizio del secondo quadrimestre della terza media questo vuol dire che mancano circa cinque mesi agli esami e che non rivedrò più alcuni miei compagni di classe e mi dispiacerà molto perché tengo ad ognuno di loro in fin dei conti ho passato con loro gli anni della scuola media, i brutti voti, le note di classe e ogni singolo rimprovero beh si mi mancheranno questi momenti, mi mancherà molto questa scuola!
Molto spesso (quasi tutti i giorni) diciamo che la scuola è noiosa e che non serve a nulla, anche io lo dico sono sincera, ma subito dopo penso a dove potrei essere in questo momento senza aver frequentato la scuola e chissà se avrei imparato a scrivere, a leggere a fare i calcoli e sapere tutte le cose che ho appreso e che apprenderò in questi anni di scuola, in poche parole, almeno secondo me, la scuola ci insegna a vivere.
L’anno scolastico della terza media secondo me è sia bello che brutto: bello perché, insomma, usciamo dalle scuole medie e finalmente si va alla tanto desiderata scuola superiore che ci immergerà nel mondo del lavoro; però è allo stesso tempo un anno un po’ brutto perché a settembre non ci saranno più i tuoi compagni delle medie, non ci saranno più quelle persone speciali con cui eri abituata a passare i 15 minuti della merenda oppure aspettare la campanella della prima ora agitati per una verifica o interrogazione con loro al tuo fianco che ti incoraggiavano dicendoti che sarebbe andato tutto nel migliore dei modi; beh queste persone all’inizio delle superiori non ci saranno più e mi dispiacerà molto; sperò però di mantenere i contatti con tutti i miei compagni di scuola perché anche se non con tutti loro sono tanto legata mi sono affezionata lo stesso.  Spero di non perdere la loro amicizia e che magari un giorno ci possiamo legare di più.
Caro diario, ora devo andare ciaoJ
Jessica

Jessica Bridio 3°E

Due parole!


Le due parole più frequenti tra i ragazzi di oggi sono ti amo… pur di dire queste parole alla persona amata, un adolescente potrebbe arrivare a impararle in tutte le lingue del mondo…

TI AMO
TE AMO
ek is lief vir jou
I LOVE YOU
أنا أحبك
MILUJI TĚ
אני אוהב אותך
Mahal kita
Σ 'ΑΓΑΠΩ
ego AMOR VOBIS
eU TE AMO
LJUBIM TE
iCH LIEBE DICH
ТЕ САКАМ

Queste parole suscitano dolcezza, lacrime, e soprattutto felicità tutti abbiamo la possibilità di dire queste parole o sentirle pronunciare dalla persona amata
 Irene Bertolini

mercoledì 29 febbraio 2012

L’inchiesta del giornalino su: la nostra scuola come spazio

La nostra scuola è molto bella anche se non tutti la trattano come meriterebbe.

Infatti alcuni banchi della mia classe (e credo che non siano gli unici) hanno scritte incise  o scritte con  il bianchetto che non vengono più via. Capisco la spesa per acquistarne di nuovi ma queste situazioni si potrebbero evitare se qualcuno avesse più rispetto per le cose di tutti e magari dovrebbe pensare se gli piacerebbe vedere sempre la scritta “ti amo” sul suo banco. Il chewing-gum è una vera indecenza perché moltissime volte si trova appiccicato sotto le sedie o ai banchi perché quando si spostano per le verifiche ci si mette con i banchi spostati fatalità si mettono le mani proprio sulla gomma abbandonata da chissà quanto tempo! E’ anche uno svantaggio attaccare le gomme sotto la sedia, infatti si rischia di mettere le mani sopra la propria gomma.

 Stesso discorso per i bagni: spesso si vedono scritte anche molto offensive fatte col pennarello indelebile perciò bisognerebbe riverniciare il muro (anzi, sarebbe meglio che lo riverniciasse il “colpevole” ). Ma come risolvere il problema? Si potrebbe guardare l’elenco settimanale dove c’è scritto chi e quando va in bagno oppure cercare di riconoscere una scrittura oppure ancora dato che spesso si usano soprannomi che non tutti conoscono la cerchia di persone si restringerebbe.

Nel giardino spesso dopo la  merenda qualcuno getta i rifiuti per terra. Ce ne sono così tanti che nel dopomensa  li usiamo per delimitare il campo da palla guerra. A parte gli scherzi  è un comportamento che andrebbe evitato  anche perché sappiamo di tutti i problemi ambientali del pianeta e anche della città e credo che a nessuno piaccia vedere una discarica nel cortile della scuola!

Mariafiore Tognon 1E

mercoledì 25 gennaio 2012

La tecnologia e i ragazzi


La tecnologia è un argomento che interessa l’uomo di oggi, specialmente i giovani al di sotto dei 16 anni, i quali, quotidianamente, non possono far a meno dell’utilizzo di qualche aggeggio elettronico, come i computer o le console e piattaforme di videogames.

Ora non voglio dire che io utilizzo di queste cose, perché anche io, a volte, uso il computer e  gioco al Nintendo DS. Resto comunque dell’idea che queste cose siano le “droghe” dei giovani d’oggi, perché proprio come gli stupefacenti, si comincia a usarli e dopo non se ne può più fare a meno. La tecnologia, inoltre, danneggia la mente dei giovani d’oggi, che cominciano a trascurare la scuola (ad esempio), le amicizie e gli hobby.

I genitori, inoltre, a volte sono assenti e quindi i ragazzi non possono placare la loro sete di tecnologia. Raramente i genitori decidono di imporre delle regole e spesso cominciano a viziarli, riempiendoli di console o videogiochi che non serviranno a nulla, in futuro. Un mio compagno di cui non faccio nome, infatti, ha dei genitori che non gli impongono delle regole precise sull’utilizzo quotidiano della Wii o della Play Station, perché a loro interessa che si diverta. Non dico che un ragazzo non debba divertirsi, però i genitori dovrebbero fare in modo che egli si concentri più sulla scuola e non sui videogiochi e sulla TV, che è la principale fonte di distrazione di noi ragazzi. Ci sono però dei genitori che, invece di soddisfare ogni richiesta tecnologica del proprio figlio, impongono dei limiti all’utilizzo di questi aggeggi. Purtroppo il figlio o la figlia non riescono a riconoscere quando un genitore li vizia o quando riesce a regolare la loro mania, perché li considerano perfetti dal loro punto di vista, e si può notare che, col passare del tempo che un ragazzo ottenendo cose tecnologiche (non necessariamente videogiochi, ma anche computer e telefonini), comincia a distrarsi durante lo svolgimento del lavoro scolastico, spesso peggiora il proprio rapporto con la scuola stessa e con i prof.

Io dico che i genitori (TUTTI) debbano cominciare a imporre delle regole e a non essere troppo magnanimi in questo ambito con i figli, perché peggiorerebbe la loro situazione sociale-scolastica. Secondo me bisognerebbe imporre un limite in base alle ore nelle quali il figlio passa davanti a computer o videogames: dovrebbe infatti giocarci nel fine settimana, poiché sarebbe meno distraente, poiché in quei giorni non si va a scuola e, a mio avviso, i compiti per lunedì si dovrebbero fare il sabato mattina…

Matteo Piazzon Facchina 2ª E