Il giorno 21 Marzo 2013 la
nostra classe ha incontrato una rappresentante dell’associazione “Incontro tra
i popoli”, che ci ha parlato dello sfruttamento lavorativo nel settore
bananiero, sottolineando le condizioni di precarietà in cui si trovano questi
lavoratori.
Il lavoro, mentre in Italia è
tutelato dalla Costituzione ed in particolare dagli articoli 1 e 41, in molti
paesi del mondo è privo di regole.
Ha sottolineato come la
multinazionale “Chiquita”, leader mondiale nella produzione e
commercializzazione di banane, stia attuando un faticoso percorso di
miglioramento delle condizioni
lavorative dei suoi dipendenti.
Questa ditta è stata denunciata da
molti gruppi e associazioni mondiali,
per presunta violazione dei diritti lavorativi, per lo sfruttamento
minorile e l’uso di sostanza tossiche (esposizione dei lavoratori a queste
sostanze).
E’ stata, quindi, anche denunciata
di recare danni all’ambiente circostante, alle colture tropicali.
Ha evidenziato come bambini, donne,
uomini lavorino nella piantagione in condizioni pericolosissime e, spesso, al
limite della sopravvivenza.
In particolare i più danneggiati
risultano essere i minori per la loro totale impossibilità a
reagire a qualsiasi sopruso ed a qualsiasi violenza.
I lavoratori temono di essere
licenziati se cercano di esercitare il
loro diritto di organizzarsi in gruppi sindacali.
Molti lavoratori adulti hanno
cominciato questa attività lavorativa in tenera età, verso gli 8-13 anni.
L’uso del lavoro minorile è molto
diffuso nel settore della produzione di banane.
Questi bambini lavorano in condizioni veramente disumane, infatti usano
coltelli affilati, portano pesanti carichi di banane e, a fronte di circa 14 ore di lavoro, ricevono un
salario ridicolo.
I lavoratori sono esposti a pesticidi tossici, infatti continuano a
lavorare mentre gli aeroplani spruzzano tali sostanze sulle piantagioni.
Molto spesso bevono acqua non potabile.
Ha sottolineato come i lavoratori
“adulti” abbiano paura di esercitare il loro diritto di riunirsi in sindacati
per combattere insieme ed ottenere
migliori condizioni lavorative.
In molti Stati, dove si trovano le
piantagioni di banane, la legge non
protegge i lavoratori, anzi molto spesso lo Stato è schierato dalla parte della
multinazionale.
Spesso la multinazionale
preferisce assumere lavoratori a tempo determinato, persone meno tutelate che
soffrono in silenzio per paura di perdere questa occasione lavorativa.
La multinazionale “Chiquita”
apparentemente sta cercando di cambiare il suo modo di operare ed il suo
comportamento verso i lavoratori e la natura, sia attraverso la salvaguardia dell’ambiente sia attraverso la tutela dei diritti umani e, infatti, per questo ha
ricevuto un premio promosso da un settimanale di informazione per la grande
distribuzione: “Gdoweek”.
Questo interessante incontro si è
concluso con lavoro di gruppo.
Abbiamo simulato un tribunale, dove ognuno
di noi aveva un ruolo specifico.
Da una parte c’erano i lavoratori con i loro difensori e, dall’altra, i dirigenti e gli avvocati della
multinazionale Chiquita.
La giuria ha premiato i lavoratori.
Infatti, nonostante Chiquita smentisse le sue azioni, negando ogni accusa, di
fronte all’evidenza è stata condannata.
E’ stata un’esperienza nuova e
proficua.
Ho potuto capire molte cose, come
sia molto sviluppato il fenomeno dello
sfruttamento minorile e quanto noi italiani, attraverso la Costituzione della
Repubblica Italiana, siamo fortunati, ma soprattutto tutelati.
Francesco
Sciabica 3 L
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