C’era una volta in un bosco lontano una fanciulla assai
bella di nome Dragostea.
Ella era chiamata così perché viveva con una famiglia di
draghi che le volevano molto bene e lei era molto felice di stare insieme a
loro.
I draghi l’avevano trovata quando era ancora in fasce
davanti alla loro caverna e avevano pensato di tenerla con loro. Passavano gli anni e
Dragostea diventava sempre più grande forte e bella. Ogni mattina andava
insieme a mamma drago in cerca di qualcosa da mangiare, saliva sulla groppa e
WUON!, volavano via. Dopo aver mangiato giocava un po’ con i suoi “fratellini”. Se
si allontanava troppo o era in pericolo bastava fare un fischio e subito
accorreva in suo soccorso tutta la famiglia, sempre premurosa e pronta a
difenderla.
Quando compì sedici anni, Dragostea disse che voleva
andare in giro per il mondo in cerca di fortuna. Tutta la famiglia acconsentì
perché era diventata grande e responsabile. Con le sue mani costruì uno zaino
in pelle dove mise un po’di provviste e tre zucche piene d’acqua. Cammina,cammina
raggiunse un grande regno e sulle mura vide numerose pergamene con
scritto: ”Grande ricompensa per chi mi darà informazioni sulla principessa
scomparsa”.
Dragostea non ci fece caso e continuò il suo cammino fino a
che trovò una grotta. Ci si rifugiò dentro senza sapere che era la
casa di due orchi. Stanca per il lungo viaggio si addormentò; ma si risvegliò
bruscamente al suono di voci cupe che stavano discutendo di cosa avrebbero
fatto di lei. Gli orchi la guardarono negli occhi e si accorsero della strana
somiglianza alla regina: stessi occhi, stessi capelli, stesso sguardo. La guardarono
increduli e le chiesero come si chiamava: ”Sei forse tu Draglon la figlia
dispersa della regina?”. Dragostea rispose che era la figlia trovatella di una
famiglia di draghi presso i quali viveva sin da quando era piccola e narrò la
storia della sua vita. Gli orchi allora l’accompagnarono a corte per ricevere
la ricompensa.
Ma la regina non credendo alle parole degli orchi volle avere
una prova: fece chiamare Dragostea la guardò negli occhi e sentì il suo cuore
palpitare come se quella bellissima fanciulla fosse sua figlia. Dragostea le
raccontò la sua storia e, mentre le mostrava in che modo chiamava la sua
famiglia, senza rendersene conto fischiò: non aveva ancora finito di fischiare
fuori dalla porta si sentì un rumore assordante , si spalancò la porta ed entrarono
sei enormi draghi che si misero in cerchio attorno a Dragostea per proteggerla.
Dragostea li fermò dicendo: “Calma,calma è tutto a posto, le stavo semplicemente
dicendo quanto mi volete bene e cosa fate per me !”.
La regina si rese conto
che quella era veramente sua figlia portata via, quando era piccola, da una
strega malvagia. In quel momento mamma drago tirò fuori lo stemma che era
attaccato alle fasce di Dragostea quando era neonata e lo diede alla regina.
Ella allora corse verso Dragostea e l’abbracciò piangendo e disse ai
draghi: ”grazie di esservi presi cura di mia figlia, cosa posso fare per
sdebitarmi?”. Papà-drago rispose: ”Potresti darci il permesso ogni giorno di
venire a salutare Dragostea”. Gli orchi erano ancora lì in attesa e dissero: ”E
noi? Anche noi vogliamo la nostra parte!”. La regina gliela diede ed essi se ne
andarono via contenti. Ai draghi costruì una grande dimora in modo che
potessero proteggere tutto il regno. Infine Dragostea trovò la fortuna e visse
felice e contenta insieme alla sua grande e numerosa famiglia.
Elisabetta Bassani 1° A
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