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giovedì 12 giugno 2014

Festa dello sport

Ormai sono trascorsi diversi giorni da quel bellissimo incontro che abbiamo avuto presso il campo sportivo vicino alla scuola "Da Vinci" con tutte le classi quinte del nostro Istituto Comprensivo,

...ma meglio tardi che mai!

E' stata una giornata molto assolata ma anche divertente!



 Con l'accensione della fiaccola "olimpica" abbiamo dato il via ai giochi:


Tutti i nostri ragazzi hanno partecipato attivamente alle varie attività proposte (palla guerra, calcio a 5, mini basket, percorsi,...) sfidando tutte le squadre presenti appartenenti ai diversi stati del mondo (Canada, Francia, Inghilterra,...).










 

 

 

Lo spirito che ha caratterizzato la giornata non era competitivo ma puramente giocoso

In ogni squadra c'erano presenti alunni di classi e di plessi diversi proprio per creare questo clima di gioco e non di competizione.

Al termine della giornata a tutti gli alunnio sono state consegnate delle medaglie con una piccola premiazione.


Siamo rientrati a scuola distrutti ma felici per aver trascorso una giornata così diversa dalle altre e ricca di divertimenti e giochi!!!


sabato 26 aprile 2014

GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO 2014

Anche quest'anno gli alunni della scuola primaria "G. Rodari" hanno celebrato la GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO con un Flash book mob.



La manifestazione si è svolta il 23 aprile che è la giornata internazionale dedicata proprio al libro, un giorno speciale  per incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell'umanità.

Perché proprio oggi si festeggia la letteratura? 

Perché pare che, nel 1616, proprio in questo giorno morirono scrittori di grande calibro come William Shakespeare, Miguel De Cervantes e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega.

La mattina del 23 aprile, al suono della campanella, ogni classe con le proprie insegnanti, ha formato un cerchio nel giardino della nostra scuola e ogni alunno, ad alta voce, ha letto una parte del suo libro preferito.






Alla fine tutti insieme abbiamo gridato la frase:


"I LIBRI SONO COME LA MENTE...FUNZIONANO SOLO SE LI APRI"!!!

martedì 15 aprile 2014

Riapertura biblioteca "G. Rodari"

Finalmente dal 10 di aprile abbiamo riaperto la biblioteca della scuola primaria "G. Rodari" 





Durante la giornata di "SCUOLE PULITE" grazie anche alla collaborazione di molti genitori del nostro plesso, abbiamo concluso gli ultimi "lavori" di catalogazione, sistemazione degli scaffali, riordino dei libri e addobbo dell'aula-biblioteca e dal 10 aprile la biblioteca è nuovamente attiva con il prestito dei libri e due giorni d'apertura settimanale con la presenza dell'insegnante referente che si incarica di registrare il prestito dei libri, consegnarli agli alunni e controllare che tutto segua le corrette procedure.

In accordo con l'insegnante referente della scuola secondaria del nostro Istituto Comprensivo abbiamo stabilito simboli condivisi per la catalogazione e modalità comuni per la gestione del prestito.




Adesso anche per i nostri alunni è iniziata l'avventura BIBLIOTECA e come inizio è stato ENTUSIASMANTE

In un solo giorno abbiamo dato in prestito 60 libri. 

A quanto pare nella scuola "Rodari" sono presenti MOLTI TOPI di biblioteca anche se sino ad ora debitamente "nascosti"!  

















 

Questa nuova avventura è solo agli inizi ma sono sicura che i viaggiatori sulla barca della fantasia e della conoscenza saranno molti e noi li aspetteremo tutti... a "libro aperto"!




Gli orari d'apertura della biblioteca sono i seguenti:


Vi aspettiamo numerosi!

P.S.: Molti dei libri presenti nella nostra biblioteca di plesso sono presenti su Anobii:

giovedì 5 dicembre 2013

Un saluto all'AUTUNNO

Gli alunni della classe V A/B della scuola "G.Rodari" hanno studiato due meravigliose poesie autunnali insieme alla loro maestra e le hanno anche "decorate" in modo splendido. Voi cosa ne pensate?

Complimenti a Martina Vianello, Niccolò Pastori e Silvia Sanavio!




lunedì 4 novembre 2013

La scuola al tempo dei nonni

Nella Scuola "G. Rodari" le classi terze hanno utilizzato la "macchina del tempo" e sono tornate al lontano, ma non troppo, 1940 poco prima della seconda guerra mondiale.

Le cose allora erano molto diverse:

  • i banchi erano di legno con il piano inclinato
  • il banco aveva ai lati due buchi per il calamaio
  • si scriveva con il pennino
  • la cartella era di cartone o di tela
  • i quaderni erano piccoli e avevano dentro la carta assorbente
  • c'era un solo libro, e non l'avevano tutti, ed era in bianco e nero
  • nelle classi c'erano 40-50 e a volte 60 alunni
  • i bambini non usavano la mano sinistra per scrivere, era vietato
  • c'era il banco del "somaro" e i bambini, se si comportavano male o scrivevano male, venivano puniti (cappello d'asino, dietro la lavagna, in ginocchio sui ceci,...)
Le maestre ci hanno fatto provare a scrivere con il pennino, è stato veramente difficile perchè la punta è delicata e non si deve premere:



Alla fine del nostro "tuffo nel passato" abbiamo realizzato questo bellissimo cartellone utilizzando fotografie e testimonianze del passato (Fonti storiche):





Al termine della lezione abbiamo anche visto un video realizzato da un'insegnante molto brava che ha raccolto varie documentazioni sulla scuola di Albignasego nel passato facendo interviste e raccogliendo informazioni da ex-alunni ed ex-maestri. Lo alleghiamo di seguito in modo che tutti possiate vederlo!

BUONA VISIONE!!!

sabato 5 ottobre 2013

PIEDIBUS

Lo scorso 23 settembre la scuola primaria Rodari ha inaugurato il PIEDIBUS riservando un piccolo momento per "raccontare" agli alunni e ai genitori di classe prima l'importanza dell'iniziativa e della loro adesione alla stessa. E' stato molto istruttivo ed anche tanto divertente per i nostri piccoli e grandi alunni che hanno anche ricevuto un dono dall'assessore alla cultura Alessandra Giuiotto.






Tutti quanti hanno dato dimostrazione di quanto sia importante rispettare l'ambiente e "organizzarsi" per renderlo migliore anche per le generazioni future.

COMPLIMENTI!!! :-)


domenica 9 giugno 2013

Come sono cambiati prof e compagni!


La vita è un cambiamento, la vita è un movimento verso l'incognito, la vita è in continuo mutamento.
Ormai sono alla fine del terzo anno delle medie e guardando indietro negli anni noto le metamorfosi avvenute in noi alunni, compresa me stessa, e anche nelle prof.

In prima le prof mi sembravano dell’entità che venivano da un altro mondo parallelo al nostro e che se sbagliavi una verifica o non facevi i compiti ti potevano incenerire con lo sguardo, oppure metterti un bel quattro sul libretto, oppure potevano mandarti dal preside in pochi secondi. Ero terrorizzata allo stato puro!
Ma con il passare degli anni ho capito che non sono esseri alieni, anzi sono persone normali che abitano sul nostro stesso pianeta, senza super poteri, con un cuore enorme e con una pazienza STRATOSFERICA!

domenica 19 maggio 2013

Con la musica a spasso nel tempo


Il CEM, Centro di Educazione Musicale di Albignasego, oggi 17 Maggio, ha allietato e divertito noi bambini della Scuola Raggio di Sole con un allegro spettacolo.



Narrandoci la storia di  Dodo, un bambino, interpretato da uno dei musicisti, ci ha permesso di viaggiare indietro nel tempo per giungere fino all’era preistorica, dove Dodo incuriosito ha sperimentato i diversi strumenti incontrati.

                         


Dalla batteria alla chitarra elettrica, dal sassofono al violino, un’orchestra di strumenti ha animato la narrazione, conclusasi con l’eccezionale performance di una celebre canzone di Michael Jackson, interpretata dalla bravissima orchestra.



La scuola Raggio di Sole

mercoledì 8 maggio 2013

Il sapore amaro della banana/2


Il giorno 21 Marzo 2013 la nostra classe ha incontrato una rappresentante dell’associazione “Incontro tra i popoli”, che ci ha parlato dello sfruttamento lavorativo nel settore bananiero, sottolineando le condizioni di precarietà in cui si trovano questi lavoratori.

martedì 30 aprile 2013

Laboratorio di Dance Ability

Il laboratorio di Dance Ability si è svolto in cinque lezioni di due ore. Si tratta di una ginnastica che fa muovere braccia e gambe molto dolcemente. Le istruttrici ci mettevano a coppie e alcuni facevano le statue  e altri gli scultori  che modificavano la forma iniziale.   
Gli  scopi per cui è stata organizzata sono: costruire un rapporto di amicizia un po’ con tutti e imparare a voler bene agli altri. L’attività è stata proposta dalla nostra professoressa di ginnastica e l’ha organizzata l’associazione “Ottavo Giorno”. E’ stata svolta dal venti febbraio al  venti  marzo, ogni mercoledì, al Palazzetto Polivalente di Albignasego. Vi hanno preso parte i ragazzi di prima A,con un lavoro collettivo e l’hanno guidata due istruttrici Anna e Marina, con l’aiuto della musica.
Gli aspetti dell’esperienza che giudico più importanti sono: il rapporto con gli altri, le emozioni e le sensazioni  provate come il rilassamento. Non ci sono stati imprevisti,  a parte un po’ di confusione e non ci  sono stati problemi, incomprensioni, nemmeno tra i partecipanti.                            
Nella prima lezione ci siamo un po’ conosciuti, nella seconda abbiamo fatto un gioco in cui non dovevamo camminare,nella terza lezione ci siamo inventati un segno che esprimeva il nostro nome e abbiamo   fatto il gioco dei ciechi in cui dovevamo tenere  gli  occhi chiusi e un compagno ci doveva guidare in un percorso; nella quarta lezione abbiamo parlato in cerchio e abbiamo fatto il gioco delle sculture in cui dovevi modificare una forma e nell’ultima lezione abbiamo fatto il gioco dei visitatori in cui dei ragazzi facevano le statue e dovevano essere modificate e altri ragazzi facevano i  visitatori.  Alla fine di questo gioco abbiamo danzato a occhi chiusi e abbiamo espresso i nostri  sentimenti.  Il risultato finale dell’attività è stato che dovevamo diventare tutti amici e penso che gli scopi per cui è stata organizzata  siano stati raggiunti. E’ un’attività da sviluppare perché è stata molto bella.                                                         
                                                                             Manuel  Soranzo  1A     


                                                                                

giovedì 25 aprile 2013

Visita al Museo dell'Internato Ignoto

                                                                                                                                       




“Ricordare”. Questo penso sia il messaggio principale che il Tempio dell’Internato Ignoto di Padova vuole trasmetterci. Come ha detto il presidente della Federazione provinciale Associazione Italiana ex Internati, noi non dobbiamo attaccarci alla storia, ma semplicemente non dimenticarla, poiché “tutto questo è stato e potrebbe essere ancora”, come ho letto in una frase sotto un quadro nel Museo. L’errore più grande che un uomo può fare è dimenticare o negare i propri errori passati, poiché questo porta a ripeterli. Una visita al Museo di Terra Negra è un salto indietro nel tempo, nell’Italia degli anni ’30 e ’40, quella fascista. Si possono vedere riproduzioni dei manifesti che all’epoca venivano affissi per le strade, quelli che recitavano “Difesa della razza”, e spiegavano perché, secondo i nazisti e i fascisti, la nostra “razza” era superiore alle altre, perché era da “preservare”. Ci hanno sempre parlato in tutti i modi della Seconda Guerra Mondiale, dei campi di concentramento, eppure trovarsi  davanti a un’ uniforme, a degli zoccoli originariamente calzati da un prigioniero del campo è tutt’altra cosa. Ricordo una sera, in cui ho casualmente trovato il Museo aperto e sono entrata. Dentro non c’era nessuno e il silenzio era glaciale. Mi ha dato un senso di angoscia trovarmi di fronte a quelle foto da sola, ad osservare Hitler che da un palco proclamava “il volere di Dio si rivela nel sangue tedesco”. Ho provato un senso di terrore, quasi, e sono fuggita. Noi non potremo mai nemmeno lontanamente immaginare cosa provassero quelle persone. Si sono trovati improvvisamente circondati, “colpevoli” soltanto di essere Italiani. Si sono ritrovati in trappola, una trappola in fin dei conti tesa dallo stesso governo italiano, che aveva reso pubblica la notizia della rottura del Patto d’Acciaio con la Germania e di un’apertura delle trattative con gli Alleati in un’Italia controllata dai nazisti Tedeschi. Catturati, imprigionati, degradati, erano divenuti
Traditori. Costretti a lavorare in quanto non più prigionieri di guerra,  ma I.M.I., ovvero Internati Militari Italiani; umiliati, gli era stato tolto tutto, anche la dignità. Molti sono tornati a casa e hanno fatto di tutto per cancellare dalla memoria quella parte della loro vita, sconvolti, desiderosi solo di un futuro migliore.
Sono stata molto colpita dal discorso del presidente della Federazione. Parlava in maniera totalmente lucida, ricordando per noi. Parlava della prigionia, degli orrori che ha visto compiersi, ma ricordava anche la sentinella gentile che un giorno, durante un appello, ha scambiato con lui parole in italiano e si è commosso per i suoi figli. Finita la guerra, calò un silenzio tombale sulle deportazioni militari, che molti ritenevano e ritengono tutt’oggi la disfatta più grande nell’alleanza tra Germania e Italia. Solo alcuni dei circa 600.000 militari deportati in Germania e Polonia, decisero di ricordare e fondarono l’A.N.E.I., ovvero l’Associazione Nazionale Ex Internati.
Per questo motivo penso dobbiamo essere grati alla gente che è divenuta testimone di quel periodo e delle persone che raccolgono queste testimonianze.
Sono stata colpita dalla forza di volontà e dai valori di questi uomini: mettendo un semplice “si” su un documento sarebbero potuti tornare a casa e riabbracciare i loro cari. Avrebbero combattuto per la repubblica di Salò, ma almeno l’avrebbero fatto da vivi e da “liberi” (anche se costretti). Invece molti di loro hanno preferito non firmare. A migliaia hanno pagato con la loro vita. La visita al Museo mi è piaciuta molto. Ho potuto imparare cose della Chiesa e del Museo che non sapevo.
Mi ha interessato molto la storia di Mafalda di Savoia. Una principessa italiana indifesa e abbandonata, richiusa in un campo di prigionia dove a soli 42 anni muore sola.
 Parte della cittadella della memoria di Padova è anche il Giardino dei Giusti, ovvero un prato in cui vengono piantate lapidi e alberi commemorativi dei giusti del Mondo, cioè persone che anche a rischio della loro vita hanno salvato quella di altri. Ogni anno ne vengono aggiunte 10 e spero che si riesca ad attuare il progetto di creare una “passeggiata” dei Giusti, ovvero un percorso di stele commemorative che porti fino al Mare Adriatico.
Sarebbe bellissimo poterla percorrere un giorno, anche perché significherebbe che al mondo i Giusti continuano a esistere.                                                                                              Benedetta Zirillo 3^C 
.                                                                                                           

sabato 13 aprile 2013

Un incontro speciale

Anche gli alunni della scuola primaria hanno potuto conoscere una vera scrittrice!

Le classi I e II della scuola Raggio di Sole, martedì 9 Aprile, hanno incontrato la scrittrice per bambini Leda Luise, presso la Libreria Zannoni di Padova.

mercoledì 10 aprile 2013

Prevenzione al bullismo



Il primo febbraio e l'8 marzo 2013 i ragazzi della scuola Manara Valgimigli della classe 2a hanno partecipato al progetto "Prevenzione  Bullismo".
Li hanno seguiti la dott. Marta Boaretto e la professoressa Ketty Demo, insegnante di italiano.

All'inizio del primo incontro i ragazzi

Campagna contro il bullismo


Nel mese di febbraio e marzo 2013 la nostra classe ha partecipato all’attività sul bullismo che comprendeva l’incontro con una psicologa. Lo scopo del progetto era spiegare il significato del bullismo, i motivi per cui avviene  e tutti i modi in cui si può manifestare.
Il bullismo è un fenomeno caratterizzato dalla prepotenza. Il bullo infatti è sempre aggressivo con la sua vittima che è il soggetto più debole e fragile e per questo non ne parla con nessuno. Questo fatto può durare da una settimana fino ad anni. Il bullo può provocare danni  sia morali che fisici.

Intervista sul “Progetto di prevenzione al bullismo”


In collaborazione 
con Martina Michelotto

Scritto da Martina Michelotto



Ciao Martina, potresti spiegarci un po’ cos’è questo progetto sulla prevenzione al bullismo e se ti è piaciuto?

Il progetto sulla prevenzione al bullismo è stato presentato da una psicologa di cui non ricordo il nome, si è suddiviso in due incontri, dove abbiamo parlato del bullismo e cyber-bullismo. Mi è piaciuto molto.

Raccontaci un po’ del primo incontro.

Relazione: Il sapore amaro della banana


Di recente, in classe abbiamo ascoltato una relazione su un argomento molto interessante che mi ha permesso di avere informazioni sul marchio Chiquita, multinazionale delle banane. I contenuti hanno coinvolto le materie di italiano e geografia. La lezione è stata condotta da un’esperta di settore su proposta di una nostra insegnante. L’attività si è svolta in classe il 21 marzo 2013 ed è stata divisa in fasi in cui tutti abbiamo lavorato dividendoci in gruppi. Come materiali sono stati utilizzati delle immagini, penne e carta. Lo scopo era di farci capire alcuni concetti molto importanti che hanno suscitato in me molto interesse e curiosità poiché ho capito che ci sono persone che lavorano in condizione precarie e faticano molto e che in compenso hanno solo miseria e nessun diritto viene loro garantito.

Il bullismo


La parola bullismo deriva dall’inglese bullying e si riferisce ad un gruppo di persone che compiono azioni moleste e di violenza verso gli altri.
Esistono varie forme di bullismo: c’è la forma verbale (attraverso minacce, offese…); c’è la forma con l’utilizzo della forza (attraverso il contatto fisico); e c’è la forma di bullismo nella quale non vengono usate né le parole né il contatto fisico: forse questo tipo di bullismo è il più comune fra tutti (esclusione intenzionale, smorfie di sbeffeggiamento, isolamento sociale e discriminazione…).
Negli ultimi anni in Italia, tali forme di bullismo sono divenute sempre più frequenti nell’ambito scolastico.
Si sviluppano soprattutto durante l’intervallo e nell’orario della mensa poiché questi sono i momenti in cui i ragazzi si ritrovano e scappano all’occhio vigile dell’insegnante , ma a volte queste azioni si svolgono anche fuori dalla scuola.

Cronache a scuola: un sanguinante incidente…


Il 6 marzo 2013 nel laboratorio d’arte un ragazzino si è fatto male incidentalmente.
È accaduto quando un compagno seduto al suo stesso tavolo stava tagliando un giornale per il mosaico (fatto con la carta): il ragazzino ha messo il dito in mezzo e si è tagliato.
Il ragazzo “sanguinante” si è buttato a terra lamentandosi. Dopo pochi minuti la professoressa lo ha mandato in infermeria dove lo hanno medicato fasciandogli l’arto ferito, cioè precisamente il dito mignolo.
Quando si è alzato dal pavimento, c’era una tondeggiante macchia di sangue. Eppure, volete sapere il “colmo dei colmi”? Quando il ragazzino è tornato dall’infermeria non si è arrabbiato né era dispiaciuto per il dito, ma si è messo immediatamente a ridere a crepapelle con i compagni del tavolo.

Giada Kabrit