Nel mese di
febbraio e marzo 2013 la nostra classe ha partecipato all’attività sul bullismo
che comprendeva l’incontro con una psicologa. Lo scopo del progetto era
spiegare il significato del bullismo, i motivi per cui avviene e tutti i modi in cui si può manifestare.
Il bullismo
è un fenomeno caratterizzato dalla prepotenza.
Il bullo infatti è sempre aggressivo con la sua vittima che è il soggetto più
debole e fragile e per questo non ne parla con nessuno. Questo fatto può durare
da una settimana fino ad anni. Il bullo può provocare danni sia morali che fisici.
I motivi per
cui un ragazzo assume questo comportamento violento sono dovuti spesso a dei
disagi famigliari e al fatto di non poter esprimere le sue emozioni con i
genitori e di non avere la possibilità
di sfogarsi .
Il bullismo
si può prevenire parlando con i genitori, con gli insegnanti o con un nostro
caro amico di cosa ci turba o di cosa abbiamo paura.
Il
cyber-bullismo è una sorta di bullismo informatico attraverso social network,
mail e messaggi.
Le differenze
tra il bullismo e il cyber-bullismo sono queste: con quest’ultimo si può ferire
la vittima solo mentalmente, turbare i suoi sentimenti e metterlo in imbarazzo
davanti agli amici. Un’altra differenza importante è che il contatto fra la vittima
e il bullo è indiretto.
L’incontro
mi ha fatto riflettere quanto sia grave e diffuso questo fenomeno, e secondo me
un modo alternativo per risolvere il cyber-bullismo è: state molto attenti a
non mettere immagini personali in rete e di non dire mai a nessuno le proprie
password.
Invece, per
quanto riguarda il bullismo, sforzarsi di confidare la situazione in cui ci si
trova: se non ai genitori, almeno ad un
amico molto caro, e pensare che in questo modo si risolverà tutto.
Federico
Cecchinato IIA
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