Vorrei parlare del bullismo a
chi non lo conosce ancora, o non l’ha mai provato. Il bullo è quasi sempre una
persona che non vuole passare inosservata, e per farlo picchia la gente più
piccola, o obbliga qualcun altro, sempre qualcuno più debole, a subire o a fare scherzi che molte volte sono
pericolosi. Il bullismo consiste anche nel mettere in imbarazzo una persona che
non può difendersi.
La vittima è una persona comune, che viene sfruttata come
una “bestia”. Molte volte il bullismo può diventare pericoloso per la vittima, è
successo che qualcuno si è fatto male o addirittura si è ucciso piuttosto che
continuare a essere trattato male. È molto difficile potersi confidare con i
genitori o con gli insegnanti perché se un bullo ti ricatta hai paura della sua
vendetta: se ti confidi temi che il bullo si vendichi e non ti lasci più in
pace. Ecco perché io dico che questo comportamento è intollerabile nelle scuole.
Io mi chiedo “perché”.
Perché i bulli fanno questo
anche se sanno cosa potrebbe accadere? “Un
bel gioco dura poco” dice il proverbio. Ma non credo che i bulli mi
ascoltino. Allora io lo dico a voi, e voi dovete far girare la voce, perché
sono cose reali queste, anche se nessuno
di noi vuole ascoltarle o leggerle. Il
bullismo è una cosa stupida, scusate il termine ma dovevo dirlo, che mette a
rischio chiunque. Adesso che lo sapete dovete chiedervi: ma, nella mia classe
c’è un bullo? O una vittima?
Vi faccio una semplice domanda,
se un vostro amico è vittima di un bullismo cosa fate?
· Chiedete
all’amico come sta, e come lo tratta il bullo;
· Lascio
stare e faccio finta di niente;
· Oppure
l’aiuto e dico a un adulto che cosa si può fare in questi casi.
Ecco, ora scegliete come è giusto che sia,
e ricordatevi: aiutatevi a vicenda, e se qualcuno ha bisogno di voi non
lasciatelo con le mani in mano.
Giada Tondello, 2B
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