Eravamo a Napoli a gustarci una
deliziosa pizza ovviamente napoletana D.O.C. Noi investigatrici di
professione ci stavamo concedendo un vacanza (avevamo lavorato molto negli
ultimi mesi). Avevamo deciso anche di visitare Pompei ed Ercolano visto che
una nostra amica che si chiama Giorgia faceva la guida nel sito archeologico (e
anche perché in quel periodo c’era uno sconto). Ma proprio quando ci stavamo
avvicinando al sito archeologico sentimmo delle urla agghiaccianti e notammo
che tutte le persone stavano uscendo di corsa dal museo allora chiedemmo alla
nostra amica Giorgia che cosa era successo e le:
- Abbiamo visto degli spiriti aggirarsi per le rovine!!-. “Addio alle nostre vacanze” pensammo, ma decidemmo di indagare, del resto era il nostro mestiere !!! Andammo ad indagare sul luogo dell’accaduto e trovammo un bigliettino per terra. C’era scritto:
- Abbiamo visto degli spiriti aggirarsi per le rovine!!-. “Addio alle nostre vacanze” pensammo, ma decidemmo di indagare, del resto era il nostro mestiere !!! Andammo ad indagare sul luogo dell’accaduto e trovammo un bigliettino per terra. C’era scritto:
Molto tempo fa
Un triste giorno
Senza preavviso
Eruttò
Oggi agosto 79 dc
-E’ un bigliettino molto strano- notò Ange in Giallo – Sì ma secondo me
centra qualcosa col mistero!- pensò Mery Holmes. Così occupata a pensare
inciampò nei suoi lacci delle scarpe e spinse Ire che rovesciò la sua
bottiglietta d’acqua sul biglietto. Ma nel biglietto rimasero solo alcune
lettere:
Mol
Un tr
Sen
Eru
Ogg
Allora Ange capì:- Leggete le prime cinque lettere! M-U-S-E-O ! Forse
dobbiamo andare lì!-
Aveva proprio ragione.
Ci avviammo al museo e quando fummo dentro trovammo il guardiano che
rovistava nello sgabuzzino.
–
Scusi signore che sta facendo?- e lui rispose :- Ahhhhhhhh!- .
–
Ma cosa c’entra?- disse Ire.
–
Ci-ci –ci….…. – rispose di nuovo lui .
–
Scusi ma…-
disse Mery. Poi ad Ange sfuggì il bigliettino e si girò per raccoglierlo
e… dietro di sé vide un fantasma!!!
–
Oh oh! Persona vs uomo morto. L’incontro è
rimandatoooo! – disse Mery e scappammo a gambe levate. All’uscita del museo vedemmo
una figura familiare (o meglio, familiare solo ad Ange) e Ange impallidì. Era suo cugino Marco,
quello che lei odiava con tutto il suo cuore che stranamente era a Napoli. Notammo che aveva un block
notes con la carta uguale a quella del biglietto… era ufficialmente un
sospettato!
–
Perché sei qui?- gli chiese Ange
–
Non sono affari tuoi!- rispose sgarbato.
–
Ok, ok ma non scaldarti troppo!-
Ci ritirammo in albergo per una pausa
di riflessione. Era un albergo a cinque stelle sotto zero perché, sapete com’è,
non ci sono più i casi di una volta e al giorno d’oggi i casi li risolvono la polizia e la questura e le agenzie investigative sono un settore in
ribasso. Dopo una sana dormita
andammo di nuovo al museo per indagare.
Parlammo con la direttrice, una tizia così bassa da non riuscire
arrivare alla tastiera. Era troppo bassa per essere uno dei fantasmi a meno che non avesse usato dei
trampoli. Quindi andammo in magazzino, un posto buio e polveroso. Molto buio,
infatti Mery inciampò su una scopa
appoggiata al muro. Il manico della scopa si spezzò e dal suo astuto
nascondiglio uscì un telo bianco da fantasma!
– Wow!
abbiamo trovato qualcosa di importante a quanto pare!- disse Ire.
Andammo a cercare la direttrice per chiederle cosa era il
telo che avevamo trovato ma lei disse che
non ne sapeva nulla. Mery pensò che il nascondiglio poteva essere stato
fatto da un uomo che conosceva molto bene il museo, ma chi?
Uscendo dal museo, incontrammo di nuovo il cugino di Ange che
usciva da una casa in rovina. Dato
che era sospettato decidemmo di entrare nella casa da dove lui era uscito, ma
incontrammo il nostro primo ostacolo:
due scale che portavano una su e una giù, in due posti molto bui. Per
esplorare la casa decidemmo di dividerci; ma tre non è divisibile per due, così
una di noi sarebbe dovuta andare da sola. Il severo metodo della conta scelse
Ire, che si avviò nella lunga scala che scendeva. Spaventata a morte continuava
ad andare addosso a delle ragnatele e inciampava su dei sassi che trovava lungo la strada. Ruzzolò fino alla
fine delle scale trovandosi di fronte a un muro che le sbarrava la strada e poi
si accorse che le pareti le si stavano avvicinando sempre di più ma una delle pareti si alzò e ne uscì il cugino di Ange il famoso sospettato
numero 1 !! MARCO !! Quando si accorse di essere visto prese Ire e la portò
dentro il suo nascondiglio.
Ange provò a chiamare Ire per sapere la situazione ma Ire non
rispondeva… A quel punto Mery
propose di andare a cercare
Ire. Quando giunsero alla fine
delle scale successe la stessa cosa che era successa a Ire, ma questa volta
nessuno uscì dalla parete. Fecero
per risalire le scale ma Mery come al solito inciampò nei lacci delle scarpe.
Fu allora che mise la mano su una piastrella particolare e le pareti si
fermarono. Con grande sorpresa, la parete alla fine delle scale si aprì
lasciando intravedere un labirinto molto intricato. Ma – un attimo! Il cellulare
di Ire era a terra, e in quel momento decisero di seguire quella pista. E tenendo la mano destra sul muro
arrivarono alla fine del labirinto dove videro Marco e un complice di nome
Francesco che si stavano travestendo. Liberata Ire corremmo
dietro a Marco e al complice e
alla fine riuscimmo a fermarlo lanciandogli il telo addosso . Chiamammo il 112 che presero i colpevoli e li
condannarono ad un anno di prigione.
-Un altro caso risolto brillantemente!- dicemmo in coro!
Sherlock Ire, Mery Holmes & Ange in Giallo
Mariafiore Tognon, Angela Accogli 1E Irene Beccaro
1C
1 commento:
Bellissimo perché intricato, scorrevole e molto enigmatico! Complimenti a tutte e tre!
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