mercoledì 14 dicembre 2011

Cachi rossi per Alice

 
Alice era una ragazza normalissima: aveva occhi marroni, capelli biondi, non era tanto alta però  era molto bella !!
L’avevano appena rapita perché doveva diventare la moglie del principe: AZNAD OLOVALLAP. A un certo punto l’astronave, con cui i rapitori avevano raggiunto la Terra, si fermò di colpo e Alice fu presa da due ‘’ omoni ‘’  viola e  portata  in una stanza tutta rossa. La ragazza era molto impaurita!
Alcune signore strane le diedero dei  vestiti giallo limone. Lei  si rifiutò di indossarli ma  venne costretta a farlo.
Dopo, la portarono  in una stanza nera come il carbone dove c’era solo un oggetto che non era nero : un ukulele .
Era di tutti i colori : rosa, rosso, azzurro, indaco, viola, giallo, arancione, verde , blu ecc.
Poi ad un tratto le luci si spensero !  TRR …! Un rumore assordante !!!  tante luci inquadrarono una  porta con una targhetta dove era scritto: SEI IL MIO CACO PREFERITO !  Da  quella porta uscì un piccolo mostriciattolo di color rosso, ma così rosso che sembrava  fosse caduto dentro una pentola di acqua bollente !
Aveva due occhioni  teneri teneri e uno sguardo innocente .
Prese l’ukulele e si mise a cantare : ‘ ‘ OH amore mio… OH amore mio… OH amore mio, ti devo dare un bacino ’ ‘ . Questo ritornello si ripeté per altri 50 minuti !
Alla fine, infilò nel dito di Alice un grande osso di caco e le disse che si sarebbero sposati dopo due settimane. La ragazza rimase perplessa e ritornata nella sua stanza gridò:’’Noooo! ‘’ . Sposarsi era l’incubo di Alice.
La ragazza pianse fino al mattino, con difficoltà si alzò, con gli occhioni rossi di pianto guardò fuori dalla finestra e  vide distese di campi  di coltivazioni di cachi rossi.
 Si vestì con quello squallido vestito giallo limone e andò in giardino.
Prima di uscire, prese un libro intitolato:’’La bellezza del principe AZNAD OLOVALLAP " Uscì e si  sedette sotto un grande albero di  caco e si mise a leggere.
Dopo poco senti – "Pss, pss..-".  Si voltò  e vide un’ aquila.
La ragazza prese paura, d'altronde non aveva mai visto un’aquila .
L’aquila le disse –"Ciao, mi chiamo choco. Sono l’unico esemplare di aquila che vive su questo pianeta . Ti ho sentita piangere ! Il principe ha rifiutato la tua mano?-.
- No, al contrario ! Mi ha già detto che mi sposerà tra due settimane – rispose Alice .
-Ma non sei contenta ? Io lo sarei ! -. – No, io vorrei ritornare a casa mia! Ciao ora devo andare a mangiare, il principe mi aspetta -.
Alice prese il libro e se ne andò , fu stupita dal pranzo perché sul tavolo c’erano hamburger, patatine fritte, hot-dog, pancetta, uova e bacon e l’ambiente le sembrava un McDonald però Alice era incuriosita da quel castello dove era imprigionata.
Mangiò in fretta e iniziò a gironzolare per il castello .
ERA GIGANTESCO !!!
Stanca, dopo aver camminato due ore , si appoggiò al muro,  le pietre si spostarono e crearono un buco sul muro. Entrò, si guardò  attorno, prese una fiaccola e iniziò l’esplorazione .
Sulle  pareti c’erano illustrazioni molto antiche , infatti, a toccarle veniva via il colore.
Alla  fine del corridoio c’erano un sacco di computer. Alice li toccò per vedere se funzionavano, così avrebbe potuto mettersi in contatto con la Terra .
Ma non ci riuscì ! Allora insoddisfatta ,tornò in camera sua.
Mancavano tre giorni alle nozze!! Alice era disperata, perché non aveva trovato il modo per ritornare a casa. Allora uscì in giardino come tutti i giorni e rivide la sua piccola amica aquila.
L’aquila aveva  trovato il modo per farla  ritornare a casa.
  -Ehi,ciao ti ricordi di me?Ho trovato il modo per farti ritornare a casa !-disse l’aquila. -Certo che mi ricordo di te! E quale sarebbe il modo per farmi ritornare ? –domandò Alice.- E’ molto complicato!!- rispose l’aquila .- Ti prego spiegamelo- supplicò Alice. –Dovresti rompere l’anello che il principe ti consegnerà il giorno delle nozze ! Così il tempo si fermerà e potrai scappar via, però devi anche prendere 5 cachi dall’ albero dove leggevi il libro - spiegò l’aquila .- Sono pronta a tutto- esclamò Alice .
Era arrivato il giorno delle nozze ! Tutti gli abitanti del pianeta si erano riuniti per festeggiare quell’ evento .
Alice entrò dalla porta con un vestito lungo ‘’ dieci cachi e un seme ‘’ .
Il vestito era di color azzurro  e indaco e una grande corona era appoggiata sulla sua testa !
Quando venne il momento di scambiarsi gli anelli Alice ruppe quello che era nelle mani del principe, velocemente corse in giardino, prese 5 cachi e salì sull’astronave insieme all’aquila .
Una volta arrivati sulla Terra, dopo un lungo viaggio, Alice impiantò i 5 cachi che aveva preso sul pianeta.
Dopo 5 anni, da quei frutti nacquero dei bellissimi alberelli di 5 colori diversi, in segno di ricordo di quella avventura!

                                                                                Martina Michelotto 1 A

7 commenti:

Mariafiore ha detto...

Che bella storia! Solo non ho capito che cos'è un ukulele...
Brava Marty!

Ilaria ha detto...

bella storia, molto simpatica, hai davvero un sacco di fantasia, Martina.
Vorrei darti un consiglio riguardo ai nomi da dare ai personaggi alieni dei tuoi racconti: quella di usare parole rovesciate è una buona tecnica (lo faccio anche io), solo cerca di modificarli in modo che non sia così palese da quali parole li hai presi (non è molto minaccioso un principe alieno di nome -pallavolo danza-
comunque sei stata brava
Ilaria

irene bertolini ha detto...

è davvero molto carino...

Marty Miche ha detto...

Grazie a tutte e due!
Mariafiore: l'ukulele è uno strumento hawaiano che assomiglia, anzi è una piccola chitarra .
Ilaria: grazie per il consiglio , lo mettero in pratica!! Che parole mi consiglieresti??
Aspetto ansiosa la tua tisposta

Ilaria ha detto...

Cara martina, penso che tutte le parole, una volta capovolte, rendano l'effetto di nomi strani; ti consiglio di guardarti attorno e capovolgere il nome della prima cosa che vedi e poi, se non ti piace il suono, ne sciegli un'altra e così via fino a che trovi quella giusta.
Io quando devo inventare il nome di un antagonista scielgo nomi di mostri (Haimun, l'antagonista del mio libro lo ho preso da "Mummia")e quando devo inventare il nome di un'altro personaggio scielgo una parola che abbia a che fare con il suo aspetto fisico o che centri con lui (Aznad Olovallap potrebbe chiamarsi Principe Alieno:
Epicnirp Oneila:
Pecir Onelis o, se vuoi mantenere il suono di "pallavolo danza" puoi scrivere Azand Ollovap o come vuoi tu). Buon divertimento!
Ilaria

Mariafiore ha detto...

grazie Marty e scusa la mia ignoranza!

Marty Miche ha detto...

per Ilaria:Grazie Ilaria per i consigli li metterò in pratica!!!
per Mariafiore:non devi scusarti di nulla , se non lo sapevi non è colpa tua... pensa che anch'io non sapevo cosa era , però leggendo un libro ''stargirl'' (bellissimo) ho scoperto uno strumento nuovo!
Michelotto Martina