martedì 13 dicembre 2011

Viaggio in Inghilterra

Era un’afosa giornata d’agosto e io, tutto sudato, me ne stavo seduto sulla poltroncina dell’aereo,  come se fossi morto, quando mi ricordai che stavo andando in Inghilterra a trovare la nonna Betty, che mi aveva chiesto di riportarle il suo serpente che mi aveva lasciato  nella precedente visita. Mi alzai di scatto e corsi verso l’hostes. Sappiate che io ho studiato inglese solo alle elementari e alle medie, allora mi sforzai, e le chiesi se avevano un serpente verde fluorescente e viscido. Naturalmente la pronuncia era sbagliata e l’hostess, dopo avere staccato qualcosa da sotto il sedile del comandante, mi mise in mano uno snack marcio, appiccicoso e verdastro. Il caldo stava fondendo il mio unico quarto di neurone rimasto, quindi, non mi resi conto dell’equivoco. Mi misi nello zaino la merendina con cautela e mi buttai sul mio sedile aspettando la fine del volo. Mi svegliai per via dell’altoparlante che urlava: “Stiamo per atterrare, si pregano i passeggeri di allacciarsi le cinture di sicurezza”.
Arrivato a casa di mia nonna, suonai il campanello e attesi. Mia nonna mi corse incontro (se correre incontro significa fare mezzo metro al minuto!), mi guardò e la prima cosa che disse fu: “Dov’è? Dov’è il mio cucciolotto?!?" Io, ancora stanco per il fuso orario e  per il viaggio, le misi in mano la merendina ammuffita. Dovete anche sapere che mia nonna è una maniaca della pulizia, quindi quando le misi in mano "l’arma batteriologica", lei dapprima urlò, poi chiamò circa metà mondo tra cui polizia, carabinieri, militari, ospedali, fabbriche, negozi, parenti, eccetera… alla ricerca del disinfettante più potente che esista sulla faccia della terra. Dopo qualche ora passata a disinfettarsi, mi sfrattò, dicendomi che mi avrebbe fatto dormire a casa solo quella notte e che per rimanere dovevo sbrigare alcune commissioni. La prima, che mi ordinò la mattina seguente, fu quella di andare a portare a spasso i suoi sei cani: Lolly, Dolly, Molly, Polly, Titty e Sissi. Dopo qualche ora passata ad inseguire i cani, mi venne un po’ di fame, e fortunatamente trovai davanti a me un distributore di cibi e bevande. Sulla testata c’era scritto “insertcoin”. E allora pensai tra me e me “inserire cane”… Scelsi il più grosso, Lolly, nella speranza che mi desse sia un panino sia una bottiglietta d’acqua. Sfortunatamente il cane si incastrò, e preferisco non raccontare il resto della mia vacanza. Vi dico solo che dopo il viaggio in Inghilterra e gli svariati incidenti a causa della mia scarsa conoscenza della lingua inglese, io Robertino Mc Garret , frequento corsi d’inglese a altre lingue due ore ogni giorno.

                                                                                                 Arianna Vincenzi 2C

2 commenti:

Ilaria ha detto...

Arianna, troppo forte!!!
Però, povero cane... XD
Ilaria

Mariafiore ha detto...

E' divertentissimo!Sei brava Arianna a fare divertire le persone!