mercoledì 7 dicembre 2011

Nei panni di Giulietta

Oggi sono andata a Verona. Secondo me questa è la città più romantica di tutte per il semplice fatto che qui è ambientata la tragedia di Shakespeare “Romeo e Giulietta”, che io adoro, di fatti ora sono nel cortile della casa di Giulietta e sto leggendo per la … Terza volta Romeo e Giulietta! Purtroppo non riesco a finire una delle mie frasi preferite che tutto attorno a me diventa buio; sono svenuta.
Quando riprendo i sensi sento la balia che mi chiama … Perché ho detto “la balia”? Io non ho mai avuto una balia, poi mi accorgo che non indosso i miei vestiti ma un abito del millecinquecento … Ma cosa è successo?! <<Giulietta? Ma dove sei finita?>> E’ meglio che vada, o saranno guai! Mi dirigo verso la stanza da cui la voce proviene e lì trovo mia madre e la mia balia e comincio a parlare con loro secondo il copione, parola per parola e finalmente capisco: Sono Giulietta!!
Parlo con mia madre di matrimonio e dico che è un onore che neanche posso immaginare: ho mentito spudoratamente.
Cosa può interessare ad una quasi quattordicenne di matrimonio?! Non è troppo presto per pensare a certe cose?!
Fortunatamente la conversazione dura solo pochi minuti perché mi devo preparare per il ballo che mio padre organizza ogni anno (è molto noioso, ci sono sempre le stesse persone e nessuno della mia età).
Scendo per la festa con il mio secondo abito migliore, gli ospiti sono già arrivati quasi tutti, vedo tre ragazzi poco più grandi di me che si guardano attorno come se cercassero qualche cosa.
Uno di loro mi vede e viene verso di me, si presenta, mi fa il baciamano …
Il sole si potrebbe definire freddo e pallido in confronto a come sono ora.
Capisco bene perché Giulietta si è innamorata di Romeo e siccome io sono Giulietta è come dire che io sono innamorata di Romeo …
Comunque è proprio molto bello: è alto, magro, con i capelli neri e gli occhi verdi.
Cominciamo a parlare; sembra che il tempo si sia fermato, le sagome dei ballerini sono sfocate, solo quelle di Romeo e di mio cugino Tebaldo sono ben delineate.
Il viso di Tebaldo sta diventando tinta unita con i capelli rossastri e sembra che da un momento all’altro gli possa uscire del fumo dalle orecchie.
Ho sempre detto che è troppo protettivo nei miei confronti, non sono più una bambina!
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Il ballo è finito, mi affaccio al terrazzo per guardare le stelle e pensare all’incontro più bello che io abbia mai fatto e “contemplo” il nome di Romeo ad alta voce come se bastasse a riportarlo da me.
Improvvisamente appare Romeo che ricomincia a corteggiarmi e mi chiede di sposarlo; io, senza pensarci due volte, dico di sì.
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Oggi c’è un caldo impossibile, io e Romeo ci siamo appena sposati e usciamo dalla chiesa mentre arriva Tebaldo e questo mi ricorda cosa succede da questo punto in poi della storia: un disastro dopo l’altro … mio cugino sfida mio marito ( è strano pensare di essere già sposati) quindi intervengo prima che possano sfoderare le spade e, lasciando sbigottiti tutti i presenti  (me compresa), dico : << Fermi! Cugino ricorda le parole del principe, se lo uccidessi verresti ucciso a tua volta ed io tengo alla tua vita. Questo vale anche per voi, messere, se volete uccidere mio cugino dovrete uccidere anche me!>> Per essere più convincente faccio un incrocio tra occhi dolci e sguardo di rimprovero, divento rossa per lo sforzo che faccio per non scoppiare a ridere e mi accorgo che anche gli amici di Romeo sono nella mia stessa condizione … sposo e cugino si guardano storto e sorridendo tirano un sospiro << e va bene!>>
Non ho mai visto un sincronismo così perfetto in tutta la mia vita; meglio di un orologio svizzero ( li hanno già inventati gli orologi a quest’epoca?)
Torno a casa soddisfatta del mio operato ma, appena entro in camera, senza nemmeno salutare i miei genitori mi ordinano di sposare il conte Paride.
E’ il momento della verità e dico:  <<Veramente io ho già sposato Romeo Montecchi …>> I miei genitori mi guardano male e prima che possano ribattere dico : <<Pensateci padre, se è per una questione di soldi i Montecchi sono ricchi quanto noi, mentre Paride è sommerso dai debiti. Poi Romeo è dolce, sensibile e responsabile … E il nostro matrimonio potrebbe mettere fine alla vostra discordia!>> I miei genitori mi guardano e mi dicono che ho ragione e poi vanno a casa Montecchi per parlare con i padroni di casa.
Io rimango nella mia camera ad aspettare, divorata dall’ansia.
Dopo circa un' ora i miei genitori tornano con Romeo che mi abbraccia e mi dice: << Oh Giulietta, potremo fare il matrimonio ufficiale e vivere assieme, fantastico, vero?!>> Mi guarda e capisce che mi ha quasi soffocata con la forza del suo abbraccio e si scusa con l’innocenza di un bambino.
Film: Giulietta e Romeo di Zeffirelli
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Abbiamo appena finito il matrimonio ufficiale e svengo; vengo svegliata da una voce maschile che dice: <<Stai bene? Eri priva di sensi poco fa così ti ho portata a casa mia … Comunque ciao! Io sono Riccardo Montenegro e lui è il mio  amico Marco.>> Sono distesa su un grande divano e non faccio che notare che Riccardo è identico a Romeo; poi Rom … Hem … Riccardo mi chiede : << Ti chiami Giulia, no? Vorresti del tè?>> Io dico:  << Sì, grazie ma come fai a sapere … >> Lui mi porge una tazza di tè e dice :<<Il tuo nome? E’ sull’etichetta del libro che avevi in mano.>> Io sorseggio il tè e penso: “ Giulia … Giulietta … Montenegro … Montecchi … Nomi che si somigliano, che siano collegati?!?” …

Giulia Santacaterina 3C

1 commento:

Ilaria ha detto...

bella storia, Giulia, sei molto fantasiosa (e spiritosa) il tuo testo è davvero simpatico e mi è piaciuto molto.
Ilaria