Riceviamo e pubblichiamo un graditissimo messaggio di Matteo, collaboratore del Giornalino nell'anno scolastico 2011-2012. Ciao Matteo!
Ne è passato di
tempo da quando mi sono ritirato dal team del Giornalino della nostra scuola.
Quanti mesi saranno passati? 5? Molto probabilmente. Da settembre non ho più
avuto la possibilità di far parte della redazione, per via del Trinity ed
impegni vari.
Casualmente,
proprio l’altro giorno ho aperto la pagina web del giornalino e noto che non è
cambiato molto, a parte la redazione. A dire il vero, non mi aspettavo proprio
di trovare tanti articoli basati sulla società e sul rapporto tra passato e
presente, come per le “foto scritture”.
La redazione,
anche se è un po’ cambiata dal punto di vista formativo, è rimasta identica a
quella dell’anno scorso!
Un vero team di
giornalisti in erba, come me, che si impegna nello scrivere articoli che
possano interessare tutti i tipi di lettori: dalle storielle alle vere e
proprie “pagine di romanzo”, dalle poesie cartacee a quelle virtuali, dai
problemi che ci affliggono quotidianamente alle riflessioni su cosa sta
cambiando nel nostro pianeta! Non è cambiato proprio nulla, nemmeno quello
spirito energico, ma allo stesso tempo stravagante e vivace, che caratterizza
queste persone che dedicano il loro tempo libero (rinunciando allo svago e,
ovviamente, ai compiti) per informare ogni singolo alunno della nostra scuola.
Non hanno paura di
nulla, nemmeno delle opinioni altrui: è così che deve fare un vero giornalista,
ovvero esprimere la propria opinione, senza aver paura di quello che potrebbe
accadere come conseguenza! Un team che si impegna nello sviluppare ogni singolo
argomento che possa capitare tra le mani.
Questo stesso team
è riuscito pure a “non far passare di moda” il giornalino scolastico, che spero
abbia successo quando verrà pubblicato. Mi sono pentito amaramente di aver
lasciato la mitica redazione, perché non ho avuto modo di conoscere le persone
che stanno mandando avanti questo progetto con tenacia e che la compongono
tutt’ora.
Devo però
ringraziare tutto lo staff del giornalino: sanno raccontare le cose come
stanno, senza fare come certi giornalisti che elaborano delle storielle
inserendo delle cose che non sono affatto vere.
Questo è l’ultimo
anno che trascorro qui, poi mi aspetterà la scuola superiore, il liceo che,
secondo molte persone, è il più impegnativo di tutti, ovvero il Classico.
Questa scelta è stata maturata proprio grazie a voi redattori, che, con la
vostra presenza e con le vostre esperienze, mi avete fatto capire che il mio
vero sogno è quello di diventare un giornalista, magari che lavori in un
quotidiano importante. Ma quello che conta è che, pensando a voi, ho capito che
mi ero trovato benissimo alla redazione del giornalino nei due anni in cui ho
fatto parte dello staff e avrei tanto voluto continuare fino alla fine questa
fattiva collaborazione.
Vi ringrazio
moltissimo per tutto quello che fate, per l’impegno che ci mettete nello
scrivere articoli che trattano argomenti che più vi interessano!
Ringrazio anche la
professoressa del giornalino, che ha dimostrato di essere una valida leader
della redazione, e che ha saputo guidarla nel migliore dei modi!
Grazie infinite
ancora per tutto ciò che mi avete regalato in questi due anni di attività
scritturale!
Grazie, perché ci
siete!
Matteo Piazzon
Facchina, III E
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