Il titolo che penso che si addica di più al libro, scritto
da Neil Gaiman, Coraline è:
La quattordicesima porta.
Penso che il titolo “La quattordicesima porta”
si addica di più perché introduce già la storia che tratta il libro.
Infatti la protagonista, Coraline, si è
appena trasferita in un nuovo appartamento. Un giorno piovoso, in cui lei non
sa cosa fare, su consiglio della madre, incomincia a contare tutte le
porte, le finestre, le stanze ecc. Però si accorge che le porte del palazzo sono
quattordici mentre le chiavi sono solo tredici. Incuriosita, incomincia a
investigare sulla quattordicesima porta. Dopo aver trovato la chiave nascosta
da sua madre, apre la misteriosa porta e scopre che dà su un muro di mattoni.
Delusa passano le ore e va a dormire. Ma quella sera degli strani rumori
provengano dalla porta. Coraline la apre la porta e… i mattoni erano scomparsi!
Coraline, allora, si avventurò attraversando quella porta che, adesso, da su un
misterioso corridoio.
Dopo aver percorso quel corridoio Coraline
scopre di essere nella sua casa. Gira qua e là ed è esattamente nel suo
appartamento! C’era addirittura anche una madre identica alla sua! Quasi identica
perché al posto degli occhi aveva dei bottoni. Quell’altra madre è molto più gentile e premurosa di
quella vera e ben presto l’altra madre
le chiede di diventare sua figlia. Avrebbe dovuto fare una sola cosa: mettersi
al posto degli occhi dei bottoni. Ma Coraline capisce che è caduta nella
trappola di un essere malefico. Sì, perché la nuova madre è, in realtà, un
ragno cattivo e crudele. Infatti Coraline, dopo aver incontrato gatti
parlanti, spettri di bambini, topi musicisti e alcune vecchie attrici, Coraline
riesce a ritornare alla sua casa e a capire bene quanto sono importanti i suoi
veri genitori.
Lucato Martina, 2A
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