Ho
pensato di sostituire La Fabbrica di Cioccolato, titolo originale
del libro di Roald Dahl, con
Una vita al gusto di cioccolato,
per
come si svolge la storia.
Il
protagonista, Charlie Bucket, infatti è un bambino molto povero e soffre la
fame insieme a tutta la sua famiglia. Quando al suo compleanno gli regalano una
tavoletta di cioccolato, vince anche la possibilità di visitare una fabbrica di
cioccolato, insieme ad altri quattro bambini, che però, a differenza di lui, sono
viziati, capricciosi e abituati alla ricchezza. Solo lui, abituato invece
ad accontentarsi di poche cose, riesce a uscire vittorioso dalla visita, il
proprietario lo nomina erede della fabbrica e lui quindi si trasferisce lì con
la sua famiglia.
Il
libro finisce così. Io, invece, mi immagino il seguito, in cui il piccolo
Charlie avrà una vita finalmente non più immersa nella povertà e nella fame,
fatta di stenti e rinunce: si aprirà per lui un mondo nuovo, una vita molto più
felice, semplice, serena ... e dolce... proprio al gusto di cioccolato!!!!
Sara Checchetto
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