mercoledì 2 aprile 2014

Il bullismo

Vorrei parlare del bullismo a chi non lo conosce ancora, o non l’ha mai provato. Il bullo è quasi sempre una persona che non vuole passare inosservata, e per farlo picchia la gente più piccola, o obbliga qualcun altro, sempre qualcuno più debole, a  subire o a fare scherzi che molte volte sono pericolosi. Il bullismo consiste anche nel mettere in imbarazzo una persona che non può difendersi.
La vittima è una persona comune, che viene sfruttata come una “bestia”. Molte volte il bullismo può diventare pericoloso per la vittima, è successo che qualcuno si è fatto male o addirittura si è ucciso piuttosto che continuare a essere trattato male. È molto difficile potersi confidare con i genitori o con gli insegnanti perché se un bullo ti ricatta hai paura della sua vendetta: se ti confidi temi che il bullo si vendichi e non ti lasci più in pace. Ecco perché io dico che questo comportamento è intollerabile nelle scuole.
Io mi chiedo “perché”.
Perché i bulli fanno questo anche se sanno cosa potrebbe accadere? “Un bel gioco dura poco” dice il proverbio. Ma non credo che i bulli mi ascoltino. Allora io lo dico a voi, e voi dovete far girare la voce, perché sono cose reali queste, anche  se nessuno  di noi vuole ascoltarle o leggerle. Il bullismo è una cosa stupida, scusate il termine ma dovevo dirlo, che mette a rischio chiunque. Adesso che lo sapete dovete chiedervi: ma, nella mia classe c’è un bullo? O una vittima?
Vi faccio una semplice domanda, se un vostro amico è vittima di un bullismo cosa fate?  
·     Chiedete all’amico come sta, e come lo tratta il bullo;
·     Lascio stare e faccio finta di niente;
·     Oppure l’aiuto e dico a un adulto che cosa si può fare in questi casi.
Ecco, ora scegliete come è giusto che sia, e ricordatevi: aiutatevi a vicenda, e se qualcuno ha bisogno di voi non lasciatelo con le mani in mano.

Giada Tondello, 2B

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