mercoledì 2 aprile 2014

Mai giudicare un libro dalla copertina...

Ciao sono Eleonora e vi volevo spiegare come può essere diversa la gente rispetto a come la si vede e per farvelo capire volevo usare questo piccolo testo che parla di un povero drago di nome Plinkie giudicato da tutti come un mostro, ma in realtà avente una grande personalità…


Molto tempo fa in un bosco viveva un drago, un drago che però non sputava fuoco. Il bosco in cui viveva si trovava proprio ai confini di una città; nessuno degli abitanti osava avvicinarsi per paura di essere rapito, mangiato o peggio ucciso. Un giorno una bimba piccola e inconsapevole di ciò che stava facendo si addentrò nel  bosco… non aveva paura dato che non sapeva ciò che viveva nel bosco. Entrò molto felice e spensierata, poi vide degli enormi piedi ma pensando fossero scivoli, li risalì e poi scese, fece così per una decina di volte fino a quando il drago se ne stufò la prese per il suo grazioso vestitino e la mise nella sua mano. Vedendola piccola e indifesa, pensò che si poteva essere persa così si incamminò per il bosco buttando giù tutto ciò che trovava per strada, come avrebbe fatto un mostro vero! Intanto la piccola piangeva e strillava ma nessuno a quell’altezza e a quella distanza l’avrebbe sentita! Il drago capì che la piccola era disperata ed impaurita così continuò il suo cammino verso la città. Arrivato al confine oltrepassò il muro con un estrema facilità ed entrò; la gente spaventatissima scappò e ognuno rientrò nella propria casa terrorizzato, a stento spiando dalle finestre. Il drago ripose la bimba nella piazza principale e la madre corse a prenderla dicendo sottovoce ma abbastanza chiaro “GRAZIE!” Tutti molto stupiti dalla bontà e dalla gentilezza del drago gli corsero in contro e lui con una mano sola li prese su tutti e se li mise sulla spalla, successivamente iniziò a ballare e cantare e tutti a quel punto tutti capirono che il povero drago non li aveva mai raggiunti solo perché tutti lo consideravano un mostro; per farsi perdonare lo invitarono ad andare da loro tutti i pomeriggi e giocare con i bambini. La gente di quel paese da quel momento iniziò a non giudicare le persone dal loro aspetto.

Eleonora Pellegrini, 2E

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