Il giornalino dell’Istituto Comprensivo Statale di Albignasego (PD) esce con una copia cartacea alla fine dell'anno scolastico con una raccolta di testi scritti dagli alunni-redattori impegnati in un laboratorio pomeridiano. Il nostro giornalino ha una lunga storia: è pubblicato ormai da oltre 25 anni e dal 2011 è anche online sotto forma di blog.
mercoledì 19 dicembre 2012
Fotoscritture: cartoni animati ieri e oggi
Cartoni animati anni Sessanta |
Cartoni animati dei nostri giorni |
I cartoni animati anni 60 erano meno “stupidi”, avevano colori più
sgranati, più opachi e più scuri. Ad esempio
Remi era un cartone che negli anni 60
appariva molto spesso in TV ed era un personaggio in cerca d’avventure.
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I cartoni animati di oggi hanno colori più vivaci e hanno effetti tridimensionali che quasi
sembra che si muovano.
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I
personaggi dei cartoni animati di oggi combattono tutti contro tutti e sono molto tecnologici e
aggressivi e ti tolgono la voglia di voler guardare la puntata successiva e
sono senza suspense invece quelli di un tempo erano più romantici e quando si
vedeva la puntata di un cartone animato poi ti veniva voglia di guardare anche
la puntata successiva e la successiva ancora.
Però bisogna ammettere che ci sono state rivisitazioni di cartoni
animati di un tempo in modo moderno che sono stati fatti proprio bene
mercoledì 12 dicembre 2012
Fotoscritture: le auto della polizia
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--> Abbiamo visto e confrontato due Fiat 500 della polizia. Abbiamo visto che anche i veicoli vecchi possono essere usati ancora. Tipo la fiat 500 della polizia, abbiamo ipotizzato che poteva essere ancora usata per prendere i criminali. Anche perché sarebbe ideale per passare tra le vie dei paesi. Poi potrebbe andare anche nei boschi ci sono delle stradine piccole, se andasse un’ auto grande non passerebbe perché il sentiero è piccolo lo spazio e poi si potrebbe ammaccare contro un albero. Invece la Fiat 500 vecchia della polizia, potrebbe girare facilmente. Però la 500 vecchia non sarebbe tanto grande per trasportare i criminali, perché è molto piccola. Sarebbe anche ideale per bloccare le vie piccole dei villaggi. Cioè non fare uscire i criminali a piedi o in macchina. A meno che non abbiano la macchina con delle cose che spaccano tutto tipo un parafanghi davanti e dietro i parafanghi fatti di ferro o d’acciaio.
Potrebbe anche andare vicino ai fiumi per andare a vedere i fiumi se straripano e anche perché così mettono anche loro i sacchi pieni di sabbia, cioè mettono i sacchi di sabbia dove servono e la macchina di cui stiamo parlando andrebbe o credo che andrebbe bene perché potrebbero mettere i sacchi dentro l’auto. Sarebbe meglio che li mettessero nei sedili dietro e nel bagagliaio se non sono occupati.
Queste non sono tutte le parole o meglio non ho detto tutte le cose perché se le avessi detto tutto quello che pensavo non avrei finito, se queste cose sono solo della vecchia auto non so quanto dovrei dire o raccontare, sulla nuova o modernizzata auto di questi tempi, dico dell’anno 2012.
In questa immagine recente
vediamo la macchina della Polizia
Italiana di notte. Possiamo vedere come sono i colori, le scritte e i
numeri per chiamare le forze dell’ordine.
Qui invece vediamo la macchina della polizia di
Londra che sta andando su un ponte.
Questa macchina è la
famosa Fiat 500 della polizia . Come vedi è vecchia perché era utilizzata negli
anni 60. Adesso l’hanno modernizzata. Può essere ancora utilizzata in montagna
o nei paesini perché oltre ad essere piccola è adatta per andare nelle vie
piccole e strette. Poi per arrestare i criminali che vanno o si trovano nei
paesini. Per portare i criminali in galera, dovrebbero mandare i camion o le auto di questi tempi.
(foto della macchina sopra a queste).
Con questa
macchina dovrebbe esse facile sbarrare le strade. Perché in montagna le strade
dovrebbero essere strette.
--> Abbiamo visto e confrontato due Fiat 500 della polizia. Abbiamo visto che anche i veicoli vecchi possono essere usati ancora. Tipo la fiat 500 della polizia, abbiamo ipotizzato che poteva essere ancora usata per prendere i criminali. Anche perché sarebbe ideale per passare tra le vie dei paesi. Poi potrebbe andare anche nei boschi ci sono delle stradine piccole, se andasse un’ auto grande non passerebbe perché il sentiero è piccolo lo spazio e poi si potrebbe ammaccare contro un albero. Invece la Fiat 500 vecchia della polizia, potrebbe girare facilmente. Però la 500 vecchia non sarebbe tanto grande per trasportare i criminali, perché è molto piccola. Sarebbe anche ideale per bloccare le vie piccole dei villaggi. Cioè non fare uscire i criminali a piedi o in macchina. A meno che non abbiano la macchina con delle cose che spaccano tutto tipo un parafanghi davanti e dietro i parafanghi fatti di ferro o d’acciaio.
Potrebbe anche andare vicino ai fiumi per andare a vedere i fiumi se straripano e anche perché così mettono anche loro i sacchi pieni di sabbia, cioè mettono i sacchi di sabbia dove servono e la macchina di cui stiamo parlando andrebbe o credo che andrebbe bene perché potrebbero mettere i sacchi dentro l’auto. Sarebbe meglio che li mettessero nei sedili dietro e nel bagagliaio se non sono occupati.
Queste non sono tutte le parole o meglio non ho detto tutte le cose perché se le avessi detto tutto quello che pensavo non avrei finito, se queste cose sono solo della vecchia auto non so quanto dovrei dire o raccontare, sulla nuova o modernizzata auto di questi tempi, dico dell’anno 2012.
Riccardo Brugiolo
Fotoscritture: cartoni di ieri e di oggi
Braccio di Ferro è un cartone che parla di Braccio di Ferro e di Bruto che fanno di tutto per conquistare Olivia |
Ben 10 è un cartone che parla di avventure e combattimenti per distruggere le forze del male |
Io ho scelto questi due tipi di cartone perché sono molto diversi:
- uno è un cartone pieno di avventure e combattimenti;
- uno è un cartone pieno di cose buffe che combinano Braccio di Ferro e Bruto
Ci sono differenze totalmente evidenti perché uno è in bianco e nero e l’altro è a colori ; quel verde fosforescente mi dà l’idea della luce e del combattimento perché sembra quasi che stia dando un pugno. Invece quello bianco e nero mi dà l’idea che sia molto antico e molto divertente perché i cartoni di una volta erano molto più divertenti di quelli di adesso perché adesso si basano soprattutto su azione e avventura.
Quell’orologio che Ben 10 porta al braccio è l’omnitrix che gli permette di trasformarsi in mostri super galattici e gli permette di catturare i furfanti che rubano e di non fare invadere la terra dalle forze del male.
Manuel Mathias Zinno
Fotoscritture: giochi di ieri e di oggi
Il gioco della “settimana”, conosciuto anche come “campana” |
I videogiochi di adesso |
Come potete osservare, i giochi di una volta sono molto differenti da quelli di adesso. Nella prima foto si vedono dei bambini che giocano a campana. A quei tempi era uno dei giochi più comuni. Nella seconda foto si vedono due ragazzi che giocano ad un videogioco, uno delle frontiere tecnologiche più conosciute nel 21 secolo.
- Tra le due situazioni, ci sono molte differenze, per esempio:
- Giocare all’aperto/giocare al chiuso: però, alcuni ragazzi si possono portare la console portatile fuori in giardino.
- Muoversi/stare fermi: direi che questa è la più evidente fra le differenze.
- Giocare in gruppo/giocare da soli/giocare in una comunità virtuale: da questa differenza, possiamo ricavarne l’isolamento di un ragazzo dai propri amici.
Inoltre, ci sono molti problemi causati da un continuo
“sguardo fisso”sul televisore. Alcuni di questi problemi sono l’epilessia, il
collasso e il mal di testa.
Non voglio dire che sono contro i videogiochi, ho
solo citato alcuni disturbi che possono venire dopo una lunga maratona di
ore; infatti la seconda immagine visibile è stata presa da un sito in cui è
stata pubblicata una notizia, riguardante il collasso di un ragazzo dopo che ha
giocato ad un videogioco per molte ore. Comunque, le due figure hanno anche una
cosa in comune: l’impegno dei “giocatori”.
Umberto Di
Dio
Il desiderio di Matilde
C’era una volta una piccola bambina di nome Matilde, che amava
leggere. Lo imparò a tre anni, grazie alle riviste sparse per casa. Un giorno, quando il fratello maggiore
era a scuola, la mamma era andata in città a
giocare a bingo e il papà, che era un uomo d’affari molto scorbutico,
era al lavoro, lei decise di andare da
sola in biblioteca.
Attraversò la strada con molta attenzione e quando arrivò vide che la
biblioteca era deserta. Camminò
lentamente senza far rumore e quando arrivò nella sala dei libri vide che c’era una magnifica principessa
Il calice magico
Tanto tempo fa in un lontano castello viveva una bellissima
principessa dai lunghi capelli biondi che aveva tanta voglia di fare, però era stata colpita da una terribile
maledizione: compiuti i diciotto anni sarebbe diventata invisibile e poi
nessuno avrebbe potuto fare più niente!
La principessa stava camminando lungo il laghetto, quando il
maggiordomo le venne incontro e le disse: “Principessa, ho scoperto che la
vecchia saggia del paese è in realtà una malefica strega che ti ha mandato una
maledizione per avere la tua giovinezza e sposare il principe e tra poco sarai
invisibile. L’unica soluzione è di bere dall’antico calice d’oro che è
custodito nella montagna”.
Mancava ormai poco al compleanno della principessa, così se
non avesse fatto qualcosa, per lei sarebbe stata la fine; così decise di
partire l’indomani.
mercoledì 5 dicembre 2012
mercoledì 28 novembre 2012
Fotoscritture
Nella riunione di mercoledì scorso abbiamo pensato che un blog ci consente di scrivere a partire da immagini, meglio di quanto possiamo fare con carta e penna.
Le parole possono servire come pennelli
Le parole possono servire come pennelli
mercoledì 21 novembre 2012
Rieccoci qua…
Molto, molto bene, ragazzi :-) Il primo post di benvenuto ha ricevuto 17 commenti! Leggeteli cliccando su "commenti". Aggiungetene altri, se credete.
Niente male davvero, ma adesso cominciamo a fare sul serio.
Niente male davvero, ma adesso cominciamo a fare sul serio.
mercoledì 7 novembre 2012
Benvenuti!
Cari ragazzi,
benvenuti nel blog di Domani sarò grande!
benvenuti nel blog di Domani sarò grande!
Sapete, vero, che cos'è un blog? È uno spazio per pubblicare online. Pubblicare quello che desiderate comunicare agli altri: non solo ai vostri amici o alle persone che conoscete, ma (potenzialmente) ai cittadini tutti.
mercoledì 13 giugno 2012
sabato 9 giugno 2012
venerdì 8 giugno 2012
Concorso di Educazione Stradale "Una città ideale"
“Una città ideale” è risultata per l’originalità del testo
Irene Franzolin 1D
Il pifferaio magico iniziò a suonare il suo piffero e a sollevarsi tra le nuvole; le macchine con i loro conducenti magicamente lo seguivano.
Il suono melodioso li guidava verso una strada colorata con tutti i colori dell'arcobaleno.
Rubrica:
biblioteca,
educazione stradale
“La tua T – Book”
Le ex insegnanti della scuola
Valgimigli, Letizia Barato, Daniela dal
Cin, Loretta Ghisi e Marina Zacheo, che fanno parte della “Commissione
Biblioteca” della nostra scuola per la valutazione dei numerosi testi inviati,
hanno tenuto presente i seguenti criteri:
-
correttezza formale
-
coerenza dell’analisi testuale
-
ricchezza e originalità di idee
-
maturità di pensiero nell’argomentazione
e ha
individuato come vincitori i seguenti alunni:
lunedì 21 maggio 2012
Due pensieri
Ci sono momenti, anche se è il tuo mestiere, in cui non vorresti pensare alla scuola. Troppo doloroso e angosciante ritornare sulle ragazze incendiate di Brindisi, i loro oggetti dispersi e neri, e sulla malvagità abnorme di chi ha voluto profanare col gas il piazzale della loro scuola. Sentiamo, quali che siano stati i motivi malati di quell’azione, che ha il segno dell’infamia, e che così è vissuto immediatamente da tutti noi, gli umani.
Ma, proprio perché
pensiamo davvero questo, significa anche che le scuole, i loro spazi e scopi, ci
sono tanto cari. Che, per tutti noi – e non importa se ci andiamo come alunni,
insegnanti o genitori – è
una zona buona
dell’esperienza, quasi un’estensione collettiva di casa nostra, e dunque un’area
vietata alla grande cattiveria.
Credendo
questo, e solo per questo, si può andare ora più sereni alle cose di casa
nostra, all’Istituto comprensivo che nasce a settembre.
La media Valgimigli e la direzione
didattica di Albignasego fra poco diventeranno insieme una grande scuola: oltre
1800 alunni, più di 80 classi, 200 tra docenti e personale in 8 diversi
edifici. Si tratterà di una delle
istituzioni scolastiche più complesse della Regione, dentro la quale, acquisito
il destino congiunto dettato dalle leggi, bisognerà disegnare e realizzare la
comunione delle intenzioni educative e dell’organizzazione.
Niente è facile qui. Ogni plesso ha
la sua anima, i suoi ritmi e storia, un proprio respiro, un’identità. Ogni corpo
chiede ascolto e ama il suo suono. Tuttavia è la bella musica che si dovrà
cercare, e dell’orchestra l’armonia.
A
podio vuoto e senza provare, si può solo azzardare un possibile spartito per
una sinfonia su tre momenti. Il primo, l’immediato fa-re per dir così, mette a trama l’esperienza unificante delle
procedure: spetta alla nuova segreteria
immaginare un’organizzazione semplice e unitaria per l’accesso e il dialogo tra
le famiglie e tutta la scuola. Su questo lato è plausibile l’impiego sempre più
esteso degli strumenti digitali, a cominciare dal sito web che può essere tanto
un luogo di racconto e di informazione sulla vita delle differenti realtà del
Comprensivo, quanto un mezzo di semplificazione per le pratiche comuni.
Il
secondo movimento porta luce sulle competenze degli insegnanti e soprattutto
sulla nuova opportunità di far risuonare in una più ampia platea le capacità e
gli interessi di ciascuno. Le azioni eccellenti o le buone pratiche,
sperimentate già in qualche sezione, potranno essere riconosciute e replicate ora
su decine di altre per il beneficio di tutte, a cominciare dalla didattica con
le lavagne interattive e dei laboratori.
Il terzo momento, il più importante e
profondo, riguarda la verticalità degli insegnamenti e dell’educazione dei
ragazzi. Progettare e realizzare nel tempo un curriculum integrato in otto anni
è la vera novità del Comprensivo, il suo punto di forza e la sfida. Comunque, e
per intanto, la-si-fa…
Giancarlo
Pretto
dirigente
scolastico
mercoledì 16 maggio 2012
Golosi dialoghi spinosi… Crus & Spinotto
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Crus è uno scoiattolo goloso di noccioline che
detesta essere disturbato dal suo co-inquilino Spinotto, che è un porcospino
scorbutico e non sopporta il suo vicino di tana Crus.
Ogni volta che si incontrano litigano, scambiandosi reciprocamente
battute sui propri difetti. Eccone alcune.
martedì 15 maggio 2012
Il sondaggio sulla “Valgimigli”: ecco le risposte!
Ecco finalmente gli attesi risultati del questionario sugli spazi della “Valgimigli”!
Grazie alla lentezza della nostra elaborazione, anche
i super-ritardatari e i perplessi cronici
hanno avuto modo di rispondere alle domande, e così ora il sondaggio può
considerarsi concluso con un totale di
93 risposte.
Di seguito, riportiamo i risultati. Attendiamo commenti numerosi e sagaci! Fate girare
l’indirizzo di questo post!
Tutti pazzi per i test! Che strumento sei?
1. Un oggetto dal quale non ti separi per nulla al
mondo:
(a) Un oggetto che ti è stato regalato anni fa per un'occasione speciale(b) Il mio cuscino
(c) Il mio skateboard
L’importanza della musica / August Rush, la musica nel cuore
La musica è il mio passatempo preferito, senza di quello
non sono niente.
Mi piace suonare il pianoforte e sogno di formare un
gruppo con delle mie amiche.
Io con questo testo voglio spiegare quant’è importante
la musica e soprattutto quanto fa bene.
Una sera stavo guardando la televisione e ho sentito
un medico dire che suonare uno strumento fa bene e che questo strumento
rappresenta il carattere della persona che lo suona.
L’incontro con Silvana De Mari
Martedì 8 maggio, la famosa scrittrice Silvana De Mari
ha incontrato le classi 2ª E, 2ª G e 2ª D per parlare del suo libro Il gatto dagli occhi d’oro e degli
argomenti legati al romanzo. Ci
siamo ritrovati nell’aula multimediale della nostra scuola.
All’inizio c’era un po’ di rumore ma, successivamente,
ci siamo calmati; allora
Incontro con la scrittrice Silvana De Mari
Martedì 8 maggio la 2ª E, la 2ª D e la 2ª G hanno
incontrato alla seconda ora solastica, in aula multimediale, la scrittrice
fantasy Silvana De Mari, autrice
dell’Ultimo Elfo, Ultimo Orco e Il Gatto dagli Occhi d’Oro. La dottoressa (perché lavorava come
medico in Etiopia, mentre ora fa la psicoterapeuta) ha tenuto un discorso prima
di cominciare con la spiegazione del libro Il
Gatto dagli Occhi d’Oro.
venerdì 11 maggio 2012
La tua T – Book
Hanno partecipato al concorso gli alunni delle classi:
4 della 1A,
4 della 1B,
2 della 1E,
9 della 1F,
2 della 2A,
17 della 2D,
1 della 2E,
24 della 2F,
3 della 2G,
1 della 3A
per un totale di 67 studenti.
Ecco i loro nomi secondo la data d’invio della frase scelta da ciascuno di essi:
mercoledì 9 maggio 2012
Letto da me: Il gatto dagli occhi d’oro, di Silvana De Mari
L’autrice:
Silvana De Mari è nata nel 1953, a Caserta, e ora vive a Torino. Ha fatto il
chirurgo sia in Italia che in Etiopia e ora si occupa di psicoterapia. Ha
ricevuto molti premi e ha scritto molti libri, tra cui L’Ultimo Elfo e l’Ultimo Orco.
Il Gatto dagli
Occhi d’Oro è un romanzo fantasy ed è, anche, il più recente testo
pubblicato dall’autrice.
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