mercoledì 10 aprile 2013

Fermiamo il femminicidio!


Caro diario,


che difficile che è crescere, soprattutto in questa società così maschilista!
 Penso sempre alla parola “femminicidio” e sai cosa mi viene in mente? Basta, basta ad ogni forma di discriminazione e violenza posta in essere contro la donna “in quanto donna”. Perché le donne non debbano più pagare con la vita la scelta di essere se stesse, e non quello che i loro partner, gli uomini o la società vorrebbero che fossero. La donna, fin dall’antichità, è sempre stata considerata INFERIORE all’uomo. Io non ho mai sopportato questa cosa, fin dalla scuola materna mi arrabbiavo quando i bambini dicevano “Le femmine sono deboli, non sanno giocare a niente ecc. ecc..”; lì eravamo all’Asilo e metti che poteva anche starci perché tutti sappiamo che a quell’età maschi e femmine si “odiano”, però negli adulti è grave, molto grave! Pensiamo solo a quante donne vengono uccise in media in Italia? Nel 2012 siamo arrivati a quota ….. numero che aumenterà sempre di più se si continua a stare con le mani in mano. 
Rifletteteci: vogliamo questo? Vogliamo davvero questo? Vogliamo che nella nostra società non ci siano più donne? Perché il problema è che la donna viene vista come un OGGETTO; ma cari maschietti vi sbagliate una donna è femmina, madre, moglie, figlia, sorella, nipote, zia, nonna. Una donna può essere tutto: avvocato, maestra, infermiera, parrucchiera, attrice come può essere giudice, preside, dottoressa, regista e idraulico. Una donna ha gli stessi diritti di un uomo, una mamma ha gli stessi diritti di un papà, una moglie ha gli stessi diritti di un marito, una sorella ha gli stessi diritti di un fratello, una femmina ha gli stessi diritti di un maschio, una nonna ha gli stessi diritti di un nonno, una zia ha gli stessi diritti di uno zio perché siamo tutti uguali.

Tua,
 

Didi <3 font="">


Daria Nardo

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