mercoledì 10 aprile 2013

Prevenzione al bullismo



Il primo febbraio e l'8 marzo 2013 i ragazzi della scuola Manara Valgimigli della classe 2a hanno partecipato al progetto "Prevenzione  Bullismo".
Li hanno seguiti la dott. Marta Boaretto e la professoressa Ketty Demo, insegnante di italiano.

All'inizio del primo incontro i ragazzi
hanno raccontato cosa voleva dire secondo loro "bullismo", successivamente hanno fatto un test nel quale spiegavano la situazione nella classe e cosa volevano dire secondo loro vari termini come: bullismo, cyber-bullismo, eccetera.
Dopo di che hanno guardato dei video nei quali potevano vedere esempi del cyber-bullismo.

Nel secondo incontro i ragazzi insieme alla dott. Marta e la professoressa Ketty Demo hanno guardato un paio di video e poi la dott. Marta ha chiesto ai ragazzi di mettersi in cerchio, quindi ha chiesto a tre ragazzi di camminare all'interno: noi abbiamo osservato che i ragazzi camminavano seguendosi, nel senso che una persona camminava e gli altri due ragazzi la seguivano.
Questo ci ha fatto capire che nei nostri comportamenti tendiamo a uniformarci agli altri.
Infine la dott. Marta ha chiesto ai ragazzi di porsi una domanda: "Cosa vi fa star male all'interno della vostra classe?” e i ragazzi si sono posti la domanda reciprocamente e hanno scritto le risposte su un foglio anonimamente.
Poi la la professoressa ha letto le risposte dei ragazzi: la maggior parte dei ragazzi hanno scritto che le cose che non vanno bene sono il giudizio, i gruppi che si formano lasciando in disparte dei ragazzi, la presa in giro...
In classe abbiamo ragionato sul fatto che ci sono dei ragazzi che vengono lasciati in disparte perché si formano dei gruppi, inoltre ci sono dei ragazzi che intervengono troppo spesso non lasciando la parola a chi parla meno.

La mia riflessione su questo progetto è questa: le persone che si credono bulle lo fanno solo perché vogliono dimostrare agli altri che sono i più forti, i più belli ma non si rendono conto che il loro non è un comportamento corretto, mentre i ragazzi o ragazze più timidi o timide si dovrebbero fare avanti anche se la cosa che vogliono dire è sbagliata perché sbagliando s'impara.

Ecco cosa hanno fatto i ragazzi della 2a nel progetto Prevenzione Bullismo.

Alexandra Cosa, 2A

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