Caro diario,
ieri era una normale giornata, il sole splendeva in
cielo, i passerotti cinguettavano, le farfalle coloravano quel bruttissimo
prato, pieno di erbacce e cacche
del mio cane!!
Corsi giù in cortile, presi il mio skate ed
incominciai ad osservare quel prato mal ridotto. Sembrava spento, senza
allegria o addirittura morto!
Sugli alberi le foglie non crescevano più e questo
rendeva ancora più morto quel prato, per non parlare dei bisogni del mio cane
che ricoprivano il giardino!
Non potevo pretendere troppo: la primavera era appena
iniziata sul calendario, ma secondo me non era ancora arrivata perché nel prato
solo le farfalle lo rendevano allegro…
Ora ricordo una cosa che non ricordavo ! Io non mi
sono ancora presentata… a me stessa, visto che quello che scrivo è un diario…
Be’, mi chiamo Martina e non sono nulla di speciale!!
Ma ecco come proseguì la giornata di ieri.
- Martina, vieni dalla nonna!- disse mia nonna
Antonia.
- Eccomi- le risposi.
- Martina, oggi farai una cosa molto importante!!-
disse mia nonna.
- Che cosa sarebbe questa cosa molto importante??-
chiesi incuriosita.
- Pulirai il giardino!- mi rispose entusiasta.
In quel momento stavo per svenire, mi mancava l’aria!!
- Sai nonna, ho tantissimi compiti! Non posso
aiutarti- risposi frettolosamente.
- Martina, guarda che sono più vecchia di te, e mi
accorgo di quando non si vuole fare una cosa! Quindi vatti a cambiare e vieni giù che inizi!- mi rispose con
tono da persona saggia.
Non mi restava altro che cambiarmi.
Ed eccomi in giardino davanti ad una distesa di
cacche, alcune appena sfornate. E davanti a questa distesa c’eravamo solo io e
alcuni secchi!
Bene… misi il primo piede nell’erba…
- Bastaaaaaaaaaaaaaaaaa!- urlai… presi il telefono e
chiamai le mie amiche.
- Aiuto, mi trovo in pericolo – dissi loro.
- Dove sei?- chiesero preoccupate.
- A casa-.
- Giardino?-
- Sì! –
- Ti capiamo, arriviamo subito!- risposero, e misero
giù.
Arrivarono mezz’ora dopo.
-
Finalmente! Ne avete messo di tempo!- dissi, consolata.
- Scusaci , stavamo facendo la manicure!- risposero in
coro.
- Lavoriamo!- dissi felice.
Dopo due ore il giardino non era bello ma bellissimo!
- Marty, Marty, Sary, Lala, Nene ora andiamo a
mangiare che ho una fame che crepo!- dissi.
Mentre stavo salendo mia mamma mi fermò e mi disse
-Puzzi come una capra! Vai giù!-
Ero appena scesa dalle scale quando la Marty Marte, la
Marty Luck, la Sary, la Lala e la Nene mi sorpresero con gavettoni e mi
lavarono con la canna che avevo in giardino!
Io non aspettai a vendicarmi!
Prima che arrivassero, avevo riempito la piscina e
quindi una a una le avevo buttate in acqua!!
- Questa sì che è stata una bellissima giornata! –
dissi.
- Dovremmo rifarla!- proposero le Martine.
Tutte risposero di sì.
Presi la parola e dissi: -Grazie a voi sono riuscita a
togliermi dai guai, anzi: dalle cacche! Vi devo un favore perché voi siete le
persone più importanti che ho in questo periodo! Ma di più: le più importanti
per tutta la vita, perché l’amicizia non ha fine, anzi ce l’ha: la morte! Mi è
venuta una idea! Vi va se ci seppelliscono tutte e sette vicine?-
Martina Michelotto
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