Il progetto di cui vi sto per parlare è nato grazie
alla Banca di Credito Cooperativa di Cartura che ha scelto cinque classi per
attuare e far funzionare il progetto di avviamento del linguaggio del teatro.
Coinvolte erano tre seconde della Valgimigli: la 2B, la 2F e la 2E, e due
classi di Casalserugo. La banca ha pagato gli attori e ha affittato il teatro
“Carlo Goldoni” a Bagnoli, per le messe in scena finali dello spettacolo; Carlo
Goldoni è nato nel 1707 ed è morto nel 1793, ed è vissuto per lunghi periodi
ospite della famiglia che ha costruito le bellissime ville e le chiese nel
centro di Bagnoli e quel piccolo gioiello di teatro per poter andare in scena.
Il progetto di avviamento al teatro è stato creato per
sconfiggere la paura di esibirsi e per migliorare le nostre capacità
espressive, il tono della voce, la postura… Il progetto si è svolto per cinque
lunedì per le prime due ore della mattina; abbiamo rappresentato lo spettacolo
il ventinove Febbraio, sul palco di un teatro “vero”. Era la seconda volta che
io calcavo un palcoscenico, perché ne avevo già avuto un saggio suonando la
chitarra insieme a Tommaso.
Gli attori che ci hanno dato una mano si chiamavano:
Bruno, Federica e Barbara; Bruno era il più simpatico e scherzava in
continuazione; Federica e Barbara si assomigliavano molto come aspetto fisico
perché tutte e due avevano i capelli corti però Federica aveva i capelli biondi
e Barbara rossi, poi tutte e due portavano gli occhiali ed erano alte uguali,
però Barbara era molto più fiscale e faceva il “carabiniere”, invece Federica
era più scherzosa e con le battute sempre pronte. La prima volta che ci siamo
visti ci siamo divisi in tre gruppi misti ed eterogenei; io ero nel gruppo uno,
con Bruno come guida che è riuscito a spingerci ad “andare oltre” le nostre
paure e i nostri blocchi, facendoci sentire un gruppo dove ognuno è
responsabile dell’altro!!!
Prima dello spettacolo ero abbastanza tranquillo, però
quando sono entrati i genitori mi è venuta una paura tremenda e avevo un brutto
presentimento di sbagliare… Lo spettacolo è un riadattamento del film Un pianista sull’oceano tratto dal libro
Novecento dell’autore Alessandro
Baricco. Il testo parla di un ragazzo che appena nato viene abbandonato su una
nave il cui capitano, il vecchio Danny, anche se non poteva lo adottò; verso i
sette anni il bambino, chiamato “Novecento” era considerato il più bravo
pianista del mondo e, venendolo a sapere, Jally Roll Morton, l’inventore del
Jazz, lo sfidò, ma Novecento, per non scendere dalla nave, perde la sfida. Dopo
molti anni “Novecento” muore con la nave che viene fatta esplodere con la
dinamite perché, dopo la guerra, era ridotta a un ammasso di ferraglia.
Mentre recitavo mi sentivo male però, sono riuscito a
dire tutta la mia parte superando le mie paure! C’è stato un momento in cui
nessuno ha parlato, qualcuno aveva dimenticato le sue battute, però ci siamo
ripresi subito. Alla fine mi sentivo orgoglioso di tutti noi perché abbiamo
dato il meglio di noi stessi e tanti applausi dei genitori e del pubblico ho
capito che abbiamo fatto un buon lavoro! Quando siamo ripartiti ci abbiamo
messo circa un’ora per tornare casa e siamo arrivati a mezzanotte, in macchina
eravamo stanchi, ma ancora eccitati per queste eccezionale esperienza!
Gianluca Baccarin
2ªB
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