C’era una volta un pifferaio magico… Questo inizio lo conoscono tutti ma, è ora che viene il bello!,
questa volta il pifferaio era un pasticcere. Un pasticcere del mondo moderno,
ventunesimo secolo. La città in cui lavorava era invasa dalle auto, ce n’erano
sui marciapiedi, sui portoni, nei giardini, sulle strade. I cittadini da tempo
si lamentavano del caos, ma il sindaco non si decideva a fare qualcosa. Stava
tutto il giorno sulla sua poltrona a mangiare tartufi al cioccolato, che
comprava con i soldi pubblici.
Il nostro pifferaio-pasticcere si era stufato di
questo andazzo e, in rappresentanza dei cittadini, andò dal sindaco. Arrivato
all’enorme cancello del municipio, fece per entrare, ma due guardie giurate gli
sbarrarono la strada.
– Fatemi entrare! Sono qui per conto dei
cittadini!-
E tanto insistette e tanto urlò che alla fine lo
fecero entrare.
Trovò il sindaco stravaccato sulla poltrona che
dormiva della grossa. Fischiò rumorosamente con il suo cucchiaio cavo, e il
sindaco si svegliò di colpo, e urlò anche lui.
- Sono qui da parte della popolazione di Smoglandia,
sono stufi di convivere con le auto! Io posso porre fine a tutto questo, ma mi
dovete promettere che prima di tutto, cambierete il nome di questa città, poi
istituirete parchi pubblici in tutto il paese! -
Il sindaco fu d’accordo. Il pifferaio scese in strada,
iniziò a suonare nel suo cucchiaio cavo magico, e tutte le auto iniziarono come
a sciogliersi; ma no, ma no… non a
sciogliersi… le auto iniziarono a trasformarsi in succulenta gelatina colorata.
Ce n’era di tutti i gusti: arancia, mela, pera, fragola, limone, amarena,
cioccolata, vaniglia, carota, anguria, yogurt, melone, e chi più ne ha più ne metta.
I bambini cominciarono a correre fuori dalle case,
esultando, armati di cucchiaioni e cucchiaini.
Da mangiare ce ne fu per un anno intero. Furono creati
parchi cittadini, il nome della città cambiò in Ecolandia, il sindaco fu deposto,
e ne fu eletto un altro: il pasticcere.
Lisa Milan 1ª E
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