mercoledì 9 maggio 2012

Fare teatro per la prima volta…


Fare teatro per la prima volta ha suscitato in me grandi emozioni, insieme a tanta agitazione, ansia e sopratutto un’immensa curiosità. Mercoledì 29 febbraio ho avuto l’occasione assieme ai miei compagni di provare una nuova esperienza, infatti abbiamo partecipato ad uno spettacolo teatrale come attori, recitando per un pubblico (genitori, professori e altri compagni) e dopo siamo stati anche spettatori, quando recitavano gli altri ragazzi. La rappresentazione teatrale si è svolta al teatro comunale Carlo Goldoni di Bagnoli, e rappresenta il punto d’arrivo di un progetto di “Laboratori teatrali” organizzato e finanziato dalla Banca C.C. di Cartura.
L’edificio del teatro Carlo Goldoni è bellissimo, ha sicuramente la sua storia, e si trova più o meno al centro del paese. Il Laboratorio era seguito da tre attori molto bravi e molto preparati: Barbara, Federica e Bruno, competenti e spiritosi, che hanno dedicato il loro tempo a noi, ragazzi delle medie, per insegnarci cosa vuol dire la partecipazione ad un lavoro di gruppo e per farci progredire fino alla produzione di uno spettacolo teatrale.

È stato scelto il testo intitolato La leggenda del pianista sull’oceano, scritto da Alessandro Baricco e proposto a noi dagli attori suddetti assieme alle nostre prof di lettere. Le prove sono state svolte in quattro-cinque incontri di due ore ciascuno, un po’ difficili all’inizio, ma dopo l’approfondimento del contenuto della storia, tutto era diventato più facile.

La leggenda del pianista sull’oceano ha come protagonista un bambino che era stato abbandonato in una cassetta di limoni su una nave e viene poi trovato dal macchinista della nave, Denny Boodman. Il bambino fu chiamato T.D. Lemon prendendo questo nome dall’allevatore T.D. (thanks Danny) e aggiungendo Lemon dal nome della cassetta di limoni dove fu trovato. Ma T.D. Lemon fu soprannominato “Novecento” perché fu trovato proprio nell’anno 1900. Col passare degli anni Novecento scoprì di avere un talento particolare per la musica, e diventò il pianista della nave suonando per i passeggeri presenti. Lentamente, prese una decisione drastica: vivere per sempre sull’oceano. Anche se più di qualche volta ebbe l’occasione di scendere dalla nave, in realtà non mise mai piede su terraferma.


A ciascuno di noi è stata assegnata una parte per recitare questa storia, creando tutti insieme una grande coreografia. La nostra recitazione fu vivace e riuscì a catturare l’attenzione di tutti anche se si notava un po’ la nostra stanchezza. L’esperienza del lavoro di gruppo è stata un successo perché eravamo ragazzi più o meno della stessa età anche se non di un’unica scuola. Mi è piaciuta la spontaneità, la passione, l’entusiasmo, combinati con la mimica e con i gesti, combinazione che ha avuto come risultato uno spettacolo grandioso, interessante, gioioso e pieno di colpi di scena. Ci siamo esercitati tanto, abbiamo cercato di creare un’atmosfera molto accogliente e allegra, pensiamo di essere riusciti, ricevendo tanti applausi calorosi dal pubblico. Questa esperienza è stata decisivamente positiva. Era la prima volta che andavo in un teatro, ma tornerei ancora volentieri. Ci auguriamo che questa sia solo la prima esperienza di questo genere e che ne vengano tante altre che ci faranno partecipare come spettatori e nello stesso tempo come attori, per riuscire a capire e a interiorizzare meglio i messaggi del testo ma anche per superare le nostre paure ed incertezze, misurandoci con la nostra capacità di adattarci…

 Andrei Martinas 2ª B

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