mercoledì 9 maggio 2012

L’italiano sfregiato


L’italiano, oggi, è cambiato in modo significativo rispetto al passato. Infatti, la stragrande maggioranza dei giovani d’oggi non parla correttamente la nostra lingua. Gli errori sono frequenti e non solo nella scrittura, ma anche nel linguaggio quotidiano.
A questo proposito, la Repubblica (famoso giornale italiano), ha pubblicato una ricerca effettuata dall’Accademia della Crusca. In questa ricerca, 34 indicatori hanno valutato quattro aree: quella testuale, grammaticale, lessicale e ideativa. Sono stati presi in considerazione 499 temi dell’esame di maturità del 2010 e sono stati rilevati 5.352 errori, quasi undici errori per ogni testo.
Hanno rilevato che gli errori più frequenti sono: affermazioni imprecise (80,2%), affermazioni estemporanee (ossia improvvisate) (82%), l’uso scorretto dei verbi (32,7%), le concordanze delle parole errate (38,1%), la punteggiatura sbagliata (78,5%) e l’uso improprio dei termini (87,9%). Lo scrittore Marco Lodoli, infatti, cita che i giovani d’oggi non sanno “argomentare, esemplificare e cucire le parole e le frasi tra di loro secondo logica e fantasia. Gli errori sono tanti, le concatenazioni sono slabbrate, il periodare è sgretolato, il lessico poverissimo. Sembra quasi che traducano pensieri ed emozioni in una lingua straniera”.
Sempre su questo argomento, il giornalista Salvo Intravaia ha analizzato il seguente testo:

Nell’antichità, in molte grotte o caverne, erano presenti molti graffiti che rappresentavano la presenza degli alieni. È difficile pensare che le persone di quel tempo si inventassero delle fandonie solo per andare in televisione, come accade molto spesso al giorno d’oggi, anche perché non ne avevano il motivo.

Lo scrittore, quindi, afferma che «non si tratta dell’improbabile fantasia di un bambino di scuola elementare, ma di una frase estrapolata da un tema di un esame di maturità».
Poi dice ancora che «I giovani d’oggi fanno sempre più fatica a scrivere in italiano corretto e incontrano difficoltà anche nell’organizzare un testo».

Il Ministero, quindi, lancia l’allarme: infatti, un alunno su tre sbaglia i verbi!

Secondo noi quest’articolo rispecchia la realtà. Infatti, nella nostra classe, più della metà degli alunni commette errori simili a quelli citati in precedenza. Purtroppo, non esiste maniera per evitare che i ragazzi sbaglino la grammatica italiana. Gli alunni non si impegnano a combattere questo problema e, purtroppo, anche se i professori fanno notare a loro i gravi errori che compiono, non ne vogliono sapere di risolvere la loro “cattiva abitudine”. L’unico modo per evitare questo grave danno alla lingua italiana è di riconoscere i propri errori e, soprattutto, di farne tesoro, come dice il famoso proverbio.
Peccato, però, che siano pochissime le persone che ascoltano questi consigli, quindi bisogna sperare VIVAMENTE che la gente che legga quest’articolo, ne prendano atto.


Matteo Piazzon Facchina e Giorgia Urbani 2ªE

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