mercoledì 9 maggio 2012

Quando lo sport è amicizia


Cara Mari,
è da un sacco di tempo che ho voglia di scriverti ma non ne ho mai la possibilità, perché nell’ultimo periodo il mio istruttore mi ha detto che a maggio devo andare a Venezia per i campionati regionali di equitazione e mi devo allenare tre o quattro volte alla settimana fino al dieci maggio e in più ho tutti gli impegni scolastici, specialmente quest’anno che sono in terza media e ho gli esami, ma per il resto va tutto bene.

Sai, quando vado vicino alla pony che tu usavi, mi vengono in mente un sacco di nostri ricordi, ad esempio quando ci è scappata la mia pony e tu mi hai aiutato a riprenderla o quando si era rotta l’imboccatura della tua pony e io come una cretina giravo per tutte le scuderie per cercare un chiudi gola e un chiudi bocca e per fortuna ho incontrato Larabi che ci ha dato una mano: per colpa tua siamo arrivate trenta minuti in ritardo a lezione… E la volta in cui Riccardo ci ha fatto aspettare un’ora perché stava tornando da Bologna da una gara e non si ricordava che aveva lezione!!! Bei momenti erano quelli che passavamo insieme in quel maneggio: per me e per te era la nostra vita!

Adesso però voglio parlarti di un problema che si sta verificando da quando te ne sei andata. Da quando ti sei trasferita, in quel maneggio non riesco a lavorare più come una volta, perché tu mi hai “abbandonato” su quella panchina: e io là che piangevo perché sapevo che la mia vita sarebbe cambiata completamente, perché non avevo più un pezzo del mio cuore, mancavi tu!!! Ho iniziato a fare le gare, era il nostro sogno, ma l’ho realizzato con qualche difficoltà e la difficoltà sei tu: io volevo realizzarlo con te quel sogno. Invece a quella gara sono andata da sola e alle prossime farò lo stesso, o meglio, ci andrò con una allieva di Pippo, il nostro istruttore che per me e te rappresentava l’orrore e le paure.

L’ultima gara che ho fatto è stata a Casale sul Sile, Treviso, nel centro ippico del Cristallo e a quella gara potevi esserci anche tu se non te ne fossi andata… chissà le battute che avremmo scambiato insieme!! Ora mi tocca fare lezione con una ragazza, che non hai conosciuto per tua fortuna, e che mi  sta molto antipatica!!!! Ma cercherò di farmela passare, anche se con te non potrò più fare nulla!!!! Sappi che un giorno o un week-end o tu vieni da me o io vengo da te, e se io vengo da te andremo nel maneggio che ora frequenti, oppure, se tu ritorni, si va dal nostro Riccardo e ci andiamo a fare le cavalcate nei boschi tutti insieme, e se ci sarà Alberto, che ci fa perdere la testa, verrà anche lui. In più devo vedere la tua fantastica casa!! Devi darmi dei consigli su come posso superare questa nostalgia che ho per te. Mi manchi un sacco, sei sempre nel mio cuore e nei miei pensieri. Dovrei raccontarti un sacco di cose ma non ne ho la possibilità: perché, secondo te? Devo andare ad allenarmi per i regionali! Altre due o tre ore che si aggiungono alle altre ore del solito allenamento… 
Fammi gli auguri: ho tanta paura… ora ti devo salutare, ah salutami Ketti, la tua bellissima cagnolina, dalle da parte mia un forte abbraccio e bacio e anche ai tuoi fantastici  genitori. Mi mancano pure loro!
Ciao “mia parte di vita” o, come mi chiamavi tu, “vita mia”…
SOPHI

Sophia Cecchinato

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