mercoledì 9 maggio 2012

A teatro!


Il progetto di cui vi sto per parlare è nato grazie alla Banca di Credito Cooperativa di Cartura che ha scelto cinque classi per attuare e far funzionare il progetto di avviamento del linguaggio del teatro. Coinvolte erano tre seconde della Valgimigli: la 2B, la 2F e la 2E, e due classi di Casalserugo. La banca ha pagato gli attori e ha affittato il teatro “Carlo Goldoni” a Bagnoli, per le messe in scena finali dello spettacolo; Carlo Goldoni è nato nel 1707 ed è morto nel 1793, ed è vissuto per lunghi periodi ospite della famiglia che ha costruito le bellissime ville e le chiese nel centro di Bagnoli e quel piccolo gioiello di teatro per poter andare in scena. 
Il progetto di avviamento al teatro è stato creato per sconfiggere la paura di esibirsi e per migliorare le nostre capacità espressive, il tono della voce, la postura… Il progetto si è svolto per cinque lunedì per le prime due ore della mattina; abbiamo rappresentato lo spettacolo il ventinove Febbraio, sul palco di un teatro “vero”. Era la seconda volta che io calcavo un palcoscenico, perché ne avevo già avuto un saggio suonando la chitarra insieme a Tommaso.

Gli attori che ci hanno dato una mano si chiamavano: Bruno, Federica e Barbara; Bruno era il più simpatico e scherzava in continuazione; Federica e Barbara si assomigliavano molto come aspetto fisico perché tutte e due avevano i capelli corti però Federica aveva i capelli biondi e Barbara rossi, poi tutte e due portavano gli occhiali ed erano alte uguali, però Barbara era molto più fiscale e faceva il “carabiniere”, invece Federica era più scherzosa e con le battute sempre pronte. La prima volta che ci siamo visti ci siamo divisi in tre gruppi misti ed eterogenei; io ero nel gruppo uno, con Bruno come guida che è riuscito a spingerci ad “andare oltre” le nostre paure e i nostri blocchi, facendoci sentire un gruppo dove ognuno è responsabile dell’altro!!!

Prima dello spettacolo ero abbastanza tranquillo, però quando sono entrati i genitori mi è venuta una paura tremenda e avevo un brutto presentimento di sbagliare… Lo spettacolo è un riadattamento del film Un pianista sull’oceano tratto dal libro Novecento dell’autore Alessandro Baricco. Il testo parla di un ragazzo che appena nato viene abbandonato su una nave il cui capitano, il vecchio Danny, anche se non poteva lo adottò; verso i sette anni il bambino, chiamato “Novecento” era considerato il più bravo pianista del mondo e, venendolo a sapere, Jally Roll Morton, l’inventore del Jazz, lo sfidò, ma Novecento, per non scendere dalla nave, perde la sfida. Dopo molti anni “Novecento” muore con la nave che viene fatta esplodere con la dinamite perché, dopo la guerra, era ridotta a un ammasso di ferraglia.

Mentre recitavo mi sentivo male però, sono riuscito a dire tutta la mia parte superando le mie paure! C’è stato un momento in cui nessuno ha parlato, qualcuno aveva dimenticato le sue battute, però ci siamo ripresi subito. Alla fine mi sentivo orgoglioso di tutti noi perché abbiamo dato il meglio di noi stessi e tanti applausi dei genitori e del pubblico ho capito che abbiamo fatto un buon lavoro! Quando siamo ripartiti ci abbiamo messo circa un’ora per tornare casa e siamo arrivati a mezzanotte, in macchina eravamo stanchi, ma ancora eccitati per queste eccezionale esperienza!
 Gianluca Baccarin 2ªB

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