mercoledì 9 maggio 2012

Ma insomma… i nostri bagni, curiamoli un po’!!


Una volta, nella preistoria, non esistevano i fogli. Non esisteva nemmeno la scrittura. Se volevi scrivere un messaggio alla tua amata/al tuo amato, incidevi un simbolo su una pietra (non so se esistesse già il simbolo del cuore) e glielo mostravi. Se lo volevi offendere, incidevi un altro simbolo e glielo facevi trovare. Un po’ di tempo dopo, gli Egizi inventarono il papiro, e succedeva la stessa cosa. Circa negli ultimi secoli avanti Cristo inventarono la pergamena. Stesso procedimento, ora si usavano le poesie e le parole. Intorno al 3000 a.C. i Cinesi usavano già la carta. E, oggi a quanto pare, per dichiararsi o per offendere sono state inventate le pareti dei bagni. Finita questa breve ricerca su Internet, smetto di scherzare e finisco l’introduzione.

Quello che ho scritto è vero. Ne sono sicurissima. La mia classe è al primo piano della scuola, e, anche se so che i bagni del piano terra sono messi anche peggio, non si può dire che i quelli del primo piano siano perfetti. Certo, non ho nulla da lamentarmi dal punto di vista strutturale. Le pareti sono intatte (anche se qualcuno si diverte addirittura ad INCIDERLE!!) e gli scarichi funzionano. L’unico problema sono le scritte. Certo, alcune non sono offensive (c’è qualcuno che infatti scrive semplicemente “Ciao, cm va?”) ma altre...!!!!! Non le voglio nemmeno ripetere! L’insulto più ricorrente è sfigata... ora dico, insultare non è proprio una bellissima cosa (ciò non vuol dire che io in classe sia una santa), quindi, se almeno dobbiamo farlo, non siamo monotoni!!! Comunque sto uscendo dal discorso vero e proprio!  Non mi sembra giusto ecco… che poi, a voi farebbe piacere trovare il bagno di casa vostra totalmente scritto???  Scrivendo questo articolo avrò anche fatto la figura della figlia di papà, ma vi invito comunque a riflettere sulla questione.
Benedetta Zirillo 2°C

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