martedì 15 maggio 2012

L’importanza della musica / August Rush, la musica nel cuore

La musica è il mio passatempo preferito, senza di quello non sono niente.
Mi piace suonare il pianoforte e sogno di formare un gruppo con delle mie amiche.
Io con questo testo voglio spiegare quant’è importante la musica e soprattutto quanto fa bene.
Una sera stavo guardando la televisione e ho sentito un medico dire che suonare uno strumento fa bene e che questo strumento rappresenta il carattere della persona che lo suona.


Io vi vorrei parlare anche di un film che spiega quant’è importante la musica; il film si intitola August Rush, la musica nel cuore. È un film stupendo e parla di un ragazzo, Evan, un prodigio della musica. I suoi genitori sono musicisti: sua mamma, Layla, è violoncellista e suo padre, Louis, chitarrista e cantante. Ma Evan era cresciuto senza nemmeno conoscerli, perché il suo nonno materno l’aveva messo in orfanotrofio subito dopo la nascita e aveva detto a Layla che il bambino era morto. Layla e Louis non si erano più rivisti e Louis non sapeva nemmeno di essere diventato papà.

A undici anni Evan decide di fuggire dall’orfanotrofio per cercare i suoi genitori a New York, lì trova Arthur che lo porta da un “mago”, un musicista strano e ambiguo che raccoglie i bimbi per strada e dà loro una possibilità nella musica. Quest’uomo insegna ad Evan a suonare la chitarra e gli assegna il nome d’arte di August Rush. Quando la polizia è sulle tracce di Evan, il piccolo riesce a scappare e si rifugia in una chiesa. Lì il parroco riconosce il suo talento e lo iscrive alla Julliard School, una scuola musicale, dove lo invitano a dirigere l’orchestra nel concerto che fanno tutti gli anni.

Al concerto suona anche la madre di Evan/August, che però non sa che quello è suo figlio. Lei crede, come le ha detto suo papà, che suo figlio sia nato morto. Però, un mese prima Layla aveva deciso di fare ricerche su suo figlio e aveva scoperto che era ancora vivo. Intanto Louis non sa di essere padre e incontra Evan nel parco a suonare la chitarra.

Il film si conclude quando Evan, mentre dirige l’orchestra al concerto riconosce i suoi genitori tra il pubblico. La frase che mi piace di più di questo film che ha detto Evan è: “La musica è intorno a noi, non bisogna fare altro che ascoltare”. Secondo me è vero perché se ascoltate quando in classe fate dei movimenti, spostate gli oggetti, li sbattete… si crea un ritmo, perché la musica non è solo quella che cantiamo, suoniamo e balliamo, ma è anche quella che ci aiuta ad andare avanti, ci fa sentire noi stessi ed è anche una parte di noi.

Angela Accogli 1ª E

2 commenti:

Matteo P.F. ha detto...

Io ho visto il film a catchismo! anche a me piace la musica, e anche a me è piaciuto il film!
Matteo PF

sofia ha detto...

Anche a me piace la musica amica mia, ma ormai dovresti saperlo perché canto sempre ed è la mia passione!!!